MUDEC low cost: molto più di un museo. -

Il Museo delle Culture non è già più una novità. L’anno scorso Milano è stata letteralmente tappezzata di pubblicità sulla mostra di apertura, sull’Africa, ed ero ben contenta che per una volta non fosse un evento puramente commerciale ad essere tanto conclamato. Alla mostra del MUDEC sono andata al volo, ma poi che delusione! Invece adesso…
13€ per un’oretta di visita, persino con la riduzione studenti (di cui, ahimè, non posso più usufruire). E la collezione permanente non era ancora visitabile, se non su prenotazione. Mi sono sentita letteralmente truffata. Concept del museo fighissimo, sito web stupendo. Ma la sostanza? Ad un anno di distanza sono tornata, perchè mi sembrava davvero un peccato, e per fortuna ne sono rimasta piacevolmente colpita.

Lontano da quei giri infiniti in musei in cui entri e non sai più che tempo ci sia fuori, un giro al MUDEC è leggero e gradevole. Un mix di culture extraeuropee, un miniviaggio in giro per tutti i continenti in un’ora, per chi è rimasto in città.

Nell’androne del piano delle esposizioni, appena prima di entrare nelle varie sale, resto colpita ancora una volta dalle vetrine polilobate (l’ho cercato sul sito del museo, giuro!) che adesso ospitano in una sezione le foto dei peregrinos del Cammino di Santiago, e in un’altra un percorso tra i giochi della mia infanzia. Che tuffo nostalgico nel passato! Mi ha strappato un sorriso.

La visita si conclude al Bistrot, che invece è un ambiente rilassato e tranquillo, con prezzi non spropositati per essere in un museo tanto pubblicizzati. Da venirci apposta, come in molte bellissime caffetterie all’interno dei musei milanesi. Un cameriere bergamasco ci prende in simpatia e ci consiglia vivamente il ristorante stellato di Bertolini, sempre nel museo, “non carissimo per la fascia di stelle in cui si trova”! A noi, però, questo pomeriggio a €2,40 (due cappuccini) regala molte più soddisfazioni.