A Milano proliferano ristoranti cinesi e giapponesi di ogni sorta, ma sulla cucina mediorientale non andiamo altrettanto forti. Per fortuna è arrivato Maison Touareg, autentico ristorante marocchino che ha l’ambizione di far scoprire cultura e cucina del suo paese. Si mangia divinamente, con un rapporto qualità prezzo estremamente corretto e una umanità e gentilezza nel servizio che lasciano il segno.
Amo le spezie, mi piacciono tantissimo le verdure cucinate nei più svariati modi e adoro il mix dolce e salato. Il Marocco, nel mio immaginario, è questo, oltre a colori forti, ceramica, tè verde alla menta, sole, musica. La mia percezione deriva dalla visione stereotipata di chi in Marocco non ci è mai stato e che a Milano non è mai stato in un luogo che gli trasmettesse qualcosa. Lontano da sofà, narghilè e danza del ventre, Maison Touareg propone cucina casalinga di altissima qualità e desidera fare da apripista per far conoscere alla scena milanese un nuovo tipo di cucina e una cultura non troppo mainstream.
Il ristorante è estremamente piccolo, una ventina di coperti, e si trova in via Varesina. La zona Certosa vive di alti e bassi, di vie carinissime quasi da vecchia Milano, con bar e gelaterie di quartiere, di zone invece estremamente “ghettose” e di aree purtroppo dismesse e trascurate. La pista ciclabile che doveva collegare Expo a Milano, per esempio, ha tolto tantissimi parcheggi e spesso le auto vi parcheggiano sopra; le aree verdi sono piene di vetri, di sporco, abbandonate. Di luci e illuminazione decente neanche a parlarne. E i cestini? Uno ogni millemila metri, cosa che non aiuta a mantenere di certo in ordine e pulito. In questa area chi si dà da fare sono proprio alcuni negozianti. Rizzo, per esempio, ha creato un angolo felice. E così come Maison Touareg, diventano oasi nel deserto, luoghi che elevano il livello del quartiere e lo rendono più vivibile. Certo, qui parleremo anche di come si mangia, ma è importante che i posti vengano contestualizzati: aprire un ristorante buono qui significa migliorare un quartiere e fare del bene, in senso più ampio. Amo questo e amo dargli valore.
Traspare molta passione dal racconto di Murad, il proprietario: in cucina ci sono la moglie Hana e la suocera. Una “casa”, perchè l’arredamento è ancora molto semplice, ma ha l’ambizione di diventare un salotto in cui stare a proprio agio, mangiare dell’ottimo cous cous insieme al tè verde alla menta e sentirsi ospiti. Un progetto che parte pian piano, perchè le spese sono molte, ma che pezzetto per pezzetto evolverà e sicuramente si trasformerà. Era una piccola stanza semplice, che è già stata arricchita dai quadri alle pareti, regalati da gentili ospiti che di questo posticino si sono innamorati, dalle belle lampade e tovaglie di Marrakech. Prossimo step, il pavimento, da impreziosire con le ceramiche marocchine. Mentre il ristorante prende forma, con fatica e passione, quello che è già un punto fermo è la qualità della cucina, genuinamente e autenticamente marocchina.
Da Maison Touareg noi abbiamo mangiato un antipasto misto in due per iniziare a conoscere un po’ di cucina marocchina: zaalouk (melanzane affumicate, pomodori e spezie), carote con cumino e prezzemolo, makoouda (frittelle di patate, cannella e zenzero), brick’s (involtini con carne speziata e verdure), taktouka (peperoni affumicati con pomodoro e spezie). Tutto incredibilmente buono, ricco di gusto e sapore, reso particolare da un sapiente ed equilibrato uso delle spezie. Come piatto principale abbiamo scelto, su consiglio di Murad, il m’rozia (condiviso in due): carne di agnello marinata per ore e ore e cucinata a fuoco lento, condita con miele, uvetta, spezie e mandorle tostate. La carne era tenerissima, si tagliava senza il bisogno del coltello, e aveva un sapore agrodolce incredibile. Tutto accompagnato da un pane pazzesco. La sensazione è quella di andare a mangiare da una nonna marocchina che cucina meglio che al ristorante e soprattutto ti prepara tutto con amore. Tra gli altri piatti: cous cous, tagine, basttia, che torneremo a provare. Ecco il menù.
A finire: chiacchiere lunghe e piacevoli con Murad, che ha una carriera alle spalle lunghissima in Italia e che racconta con piacere tradizioni, aneddoti e curiosità sul suo Marocco ma non solo. E un tè verde alla menta accompagnato da un te-ramisù: il tè verde sostituisce magistralmente il caffè. A quanto? 25€. Non a testa, ma in due. A stramangiare, penso che arrivare ai 40€ sia difficile! A pranzo i piatti sono sempre puramente marocchini, ma c’è un menù diverso adatto alla pausa pranzo.
Maison Touareg è proprio una chicca, non fatto per essere instagrammabile ma per farti mangiare e vivere una bella esperienza. Uno di quei posti che bisogna provare e riprovare, e che è un onore supportare e veder crescere.
Maison Touareg
Pagina Facebook e Instagram
Via Varesina, 77
Lun 19-23
Mar/Sab 12.30-15 e 19-23