Forse i ristoranti italiani a Milano sono tornati in voga. Se fino a poco tempo fa ogni nuova insegna prometteva una (a volte stranissima) cucina etnica, ora si alternano nuove aperture di pasta e pizza, ma anche bistrot contemporanei che propongono piatti nella nostra cultura, spesso in una chiave più fresca e moderna o in un ambiente di design. Ne abbiamo provati molti e qui vi raccontiamo 10 ristoranti italiani a Milano, adatti a diversi tipi di occasione.
10 RISTORANTI ITALIANI A MILANO PER DIVERSE OCCASIONI
El Pecà, via Orti 7 (Crocetta) – cucina di pesce, ambiente intimo e un buon drink
El Pecà è una piccola perla in Crocetta, in cui poter mangiare piatti di pesce con ottima materia prima in un ambiente intimo e raccolto, perfetto per una cena di coppia, magari accompagnata da un drink. Noi abbiamo scelto come antipasto i crudi di mare: scampo, gambero rosso, tonno e carpaccio del giorno, che ordinerei ancora e ancora perchè il pesce è davvero ottimo – scopriamo poi che hanno lo stesso fornitore della Langosteria.

Tra i primi ci ispira il risotto con liquirizia e gamberi rossi. Un’altra scelta azzeccata, anche se particolare e sicuramente un po’ azzardata: la liquirizia è fortissima!

I pochi coperti e l’ambiente intimo creano un’atmosfera piacevole, per chi è disposto a spendere qualcosina in più ma a godere di una serata tranquilla. Si beve bene ed è un posto ideale anche per una cena lunga che sfuma nel dopocena, o per un aperitivo (hanno un formula con delle piccole tapas, che non abbiamo ancora provato) che diventa cena. Spesa media: 40-50€ a persona.


Tram Tram, via Lazzaretto 16 (Repubblica) – un posto per stare bene tra i ristoranti Italiani a Milano
Tram Tram è una trattoria (nella cucina) contemporanea (nello stile, nella presentazione e nell’ambiente). Ma al di là delle etichette, che non ci piacciono poi così tanto, è un posto non pretenzioso in cui mangiare bene piatti semplici ma buoni in un ambiente molto piacevole. Da Tram Tram si sta bene. È un posto perfetto per una cena tra amici, di quelle dove non vuoi preoccuparti se alzi appena appena la voce e in cui lo stare in un posto che metta proprio agio è una priorità.

Il menu (non troppo lungo) prevede piatti regionali romani con contaminazioni milanesi, in un immaginario asse Milano-Roma lontano dallo stereotipo di competizione che caratterizza le due città. Spesa media: 20-30€ a persona.

Moon, via Stendhal 49 (Solari) – se tra i ristoranti italiani a Milano cerchi l’atmosfera di design
Moon è molto curato, soprattutto nel design. È il posto giusto per voi se mangiare bene è importante, ma l’ambiente lo è anche di più. Tavoli distanziati, attenzione ai dettagli – tutte le sale richiamano la luna – e mood “fighetto”.


Il servizio è riservato e gentile. All’ingresso vi accoglierà il bancone del bar: qui infatti potete venire anche per un buon cocktail, sia da solo che per accompagnare la cena. Notevole selezione di gin. Il menu è contemporaneo e figurano i piatti del momento: la tartare a coltello, il vitello tonnato – ormai tornato ufficialmente di moda – uno spaghettone di Gragnano con gambero rosso, il polpo, la tataki di tonno. Le porzioni non sono piccolissime, ma neanche abbondanti: considerate di prendere sicuramente due piatti.

Moon è un posto studiato per avere ciò che in questo momento un certo tipo di pubblico chiede. Per una cena (senza drink) preventivate tra i 40 e i 50€ a testa. Lo considero un posto adatto se volete stupire per l’atmosfera e lo stile della location. Spesa media: 40-50€ a persona; drink 9-11€.

Ça Va Sans Dire, via Giulio Romano 1 (Lodi/Ripamonti) – un posto per tutti i giorni, semplice ma curato
Da Ça Va Sans Dire trovate una cucina internazionale adatta a tutti i giorni e basata su piatti semplici ma di qualità: tartare e zuppe, adatti a un pranzo, a una cena informale o a un aperitivo. Si parte con le mise en bouche (salame Felino, bruschette, crostone toscano, hummus, polpette) e si continua con le zuppe (dalla classica pappa al pomodoro, passando per le più esotiche Chapa Verde – una zuppa delle Ande Cilene – o OrienThal con latte di cocco) o le tartare, con 13 ricette diverse di carne e 3 di pesce, disponibili nella versione small (100gr) o large (200gr).

Io ho provato due versioni small di tartare, che mi hanno pienamente saziato e soddisfatto sia per qualità della materia prima che per gusto. Attenzione e ampia varietà anche per i vegetariani, molto dog-friendly – c’è la possibilità di ordinare un “bau menu” per i vostri cani (90gr 9€ e 200gr 12€)! I tavoli sono un po’ troppo vicini e il conto non è economicissimo, ma nel complesso è stata una esperienza piacevole, semplice ma curata. Si ha poco la sensazione di essere al “ristorante”, ma credo sia una scelta voluta e coerente con la proposta culinaria e l’atmosfera. Spesa media: 25-35€ a persona, bevande escluse.

Barmare L’Altro, via Lecco 4 (Porta Venezia) – la cucina di pesce giovane tra i ristoranti italiani a Milano
Da Bar Mare trovate una cucina di pesce contemporanea e “pulita”: una carta non troppo lunga, alcuni fuori menu e cocktail. L’ambiente è raccolto, un bancone bar all’ingresso e tavoli (un po’ piccoli, ma molto belli) di marmo con una mise en place nuda, molto gradevole e in linea con l’aspetto fresco e giovane del locale, un po’ minimal. Una musica elettronica in sottofondo, a un’altezza piacevole, e l’atmosfera informale ma curata rendono Bar Mare un posto perfetto per una cena tra pochi amici o una coppia giovane.


Abbiamo preso un antipasto di gamberi crudi, scalogno, arancia e pinoli (16€) – buono e fresco il gambero – i pici alla carbonara di tonno e agrumi (14€) – buoni, una porzione un pochino più generosa rispetto agli altri piatti – e il calamaro in vignarola (16€).


Buoni i piatti, gentile il ragazzo che ci ha accompagnato nella cena, un po’ piccole le porzioni in generale. Se posso fare un appunto: nel nuovo locale in Porta Venezia un’accoglienza più calorosa, all’ingresso, darebbe un tocco in più e renderebbe sicuramente più gradevole il conto finale, non proprio economico. Spesa media: 30-50€ a testa, esclusi i cocktail.
[CHIUSO] Nòa Bistrot, via Solari 50 (Solari) – tanti piattini in un ambiente raccolto e accogliente
Un posticino piccolo, che in primavera e in estate ha un grande plus: la vetrina aperta, per mangiare un po’ dentro e un po’ fuori, e un dehors nell’ampio marciapiedi di via Solari. Nòa è un bistrot con cocktail, in cui condividere tapas all’italiana (ben riuscite) per un aperitivo che si allunga e diventa una cena informale.

Tutti i piatti, così come da Distreat, possono essere presi in versione “piatto” o “tapas”. Noi eravamo curiose di provare più piatti e abbiamo condiviso quattro tapas: baccalà mantecato con cipolla rossa caramellata e farinata di ceci al rosmarino, dadolata di gambero marinato all’arancia con cuore di burrata e crumble di olive taggiasche, acciughe del Cantabrico con pane e burro, foie gras con crostini di pane e gelatina al Gewurtztraminer.


Tutti i piatti sono piacevoli e ben riusciti, specie accompagnati da un calice o da un cocktail. Anche all’ora dell’aperitivo la proposta è interessante e diversa dal solito: due calici di vino vengono abbinati a un piatto da condividere e troveremo 2 Falanghina con acciughe o 2 Prosecco con tartare di manzo o ancora 2 Ripasso con tagliere di salumi. Da provare. È perfetto per un dopo teatro, o per una serata che si pone a metà tra un cocktail bar e una cena. Spesa media: 20-30€ a testa. Cocktail 8€.
Sapori Solari La Bisteccheria, viale Bligny 42 (Bocconi) – per mangiare bene la carne, finalmente italiana
La famiglia Sapori Solari si allarga e finalmente porta la cucina in uno dei suoi locali. Il format e i valori non cambiano, ma vengono declinati sulla carne: la ricerca dei piccoli produttori, esclusivamente italiani, si allarga alla macelleria. Notevole il ceviche di carne e imperdibile il foie gras tra gli antipasti. Costata, fiorentina, tomahawk tra i tagli sempre presenti, alternati a dei piatti particolari che cambiano di settimana in settimana. La carne è cotta in maniera semplice, per poter assaporare la materia prima.

Tutte le salse e i dolci sono fatti in casa. Come negli altri bistrot, sono possibili due forme di menu degustazione. La carta da parati di Fornasetti e i dettagli curati lo rendono un ristorante d’atmosfera, ma al contempo giovane. Ambiente intimo, una ventina di coperti, servizio in gamba. Spesa media: 45-55€ a persona.

[CHIUSO] Becho, via Savona 17 (Porta Genova) – una cena conviviale e giovane
Becho è la recente apertura dei ragazzi di Gesto. A differenza di quest’ultimo, però, non propone tapas ma piatti veri e propri: un mix tra preparazioni crude, come i pesci marinati (buonissimi), il ceviche, le tartare di carne o pesce e piatti principali, come i canederli, la carbonara sbagliata, la guancia di manzo brasata. Alcune portate molto contemporanee, ben mischiate a piatti sostanziosi e tradizionali ma in chiave rivisitata. All’interno c’è un market che propone prodotti scelti da produttori attenti alla sostenibilità.

L’ambiente, secondo me, punta a una clientela giovane e un clima conviviale, da serata con gli amici: murales alla parete, attenzione al design e luci basse. La presenza del cocktail bar lo rende perfetto per una cena che si allunga in dopocena. Una nota di merito al personale: giovane, preparato, simpatico e gentilissimo. Spesa media: 25-40€ a persona, cocktail esclusi.

Bisca, via Cadore 31 (Ventidue Marzo) – un bistrot accogliente e familiare
Bisca è un piccolo bistrot con spazio all’aperto che propone tartare e piatti tipici del centro Italia (Lazio e Abruzzo principalmente). L’ambiente è raccolto, adatto a una cena di famiglia, ma anche di coppia, ed è super accogliente e familiare – pur essendo curato e intimo. Le tartare sono proposte in una versione piccola (120gr a 10€) e grande (200gr a 15€), ma trovate anche 5 primi (la calamarata alla carbonara e zafferano e il cannarozzitto alla gricia) a 10€ e 5 secondi (filetto di maialino e coscia d’anatra) a 15€. I piatti sono ben riusciti, le porzioni non abbondantissime ma i prezzi onesti permettono di prendere primo e secondo in serenità, rimanendo sotto ai 30€ per una cena completa. Proprietario e personale davvero gentilissimi, ci si sente a casa. Consigliato. Spesa media: 30€ a persona.

L’Altrimenti Ci Arrabbiamo, via Tagliamento 4 (Lodi) – cucina tradizionale e atmosfera intima
Nascosto in una piccola traversa di Corso Lodi, L’Altrimenti Ci Arrabbiamo è una vera chicca di quartiere. La prima cosa che colpisce è indubbiamente l’atmosfera: pochi coperti, tavoli distanziati e una mise en place curata – che a noi è piaciuta moltissimo – rendono l’ambiente estremamente accogliente.

La cucina è legata ai piatti della tradizione italiana, che vengono rivisitati senza però essere stravolti. Il menu è abbastanza contenuto: cinque antipasti, cinque primi, cinque secondi e altrettanti dolci compongono la carta, che viene cambiata ogni tre mesi seguendo la stagionalità delle materie prime, tutte freschissime. Il vero plus? Sicuramente l’accoglienza e la cordialità dei proprietari: il tocco personale si sente e fa la differenza. Prezzi leggermente alti rispetto alle porzioni, ma secondo noi giustificati da servizio e ambiente. Perfetto per una cena in famiglia, in coppia o con (pochi) amici. Spesa media: 40€ a persona.
Nell’ultimo periodo abbiamo provato tantissimi ristoranti italiani a Milano: date un’occhiata a Fishion, Nebbia, Distreat e Insieme – tra i ristoranti che ci sono in assoluto piaciuti di più.