L’estate è da sempre uno spartiacque. E così con l’inizio del nuovo anno scolastico c’è un avvicendarsi di chiusure e novità a Milano cui è difficile stare dietro. Noi ce le siamo segnate tutte e siamo andati a provarle per raccontarvi la nostra esperienza. Ecco quindi 18 nuove aperture a Milano dell’estate 2019 e le nostre prime impressioni!
18 NUOVE APERTURE A MILANO DELL’ESTATE 2019
La maggior parte di questi posti ha aperto negli ultimi mesi, tranne alcune eccezioni che erano aperte da qualche mese in più ma di cui ancora non abbiamo letto in giro e che abbiamo voluto inserire per potervi lasciare tutte le informazioni.
Ciotto – via Nino Bixio, 21 (Porta Venezia)
Tra le nuove aperture a Milano Ciotto è sicuramente uno dei format più particolari. Uno spazio intimo in cui bere buon vino (naturale), buona birra (artigianale), sidro e sake, accostati ad alcuni piatti particolari di cucina fusion, nel senso più ampio del termine. Il proprietario giapponese e lo chef italiano di origini straniere (purtroppo non abbiamo indagato, ma solo capito da una allusione) danno vita a un menu difficile da leggere, in cui ricette italiane, giapponesi e mediorientali si fondono.

Abbiamo provato il cuore (buono ma forse poco saporito) e i fegatini di pollo (meravigliosi), gli spaghetti al pesto di agrumi e mandorle (semplici ma buoni), le yaki tagliatelle (una tagliatella italiana condita con soia e carne – buona): in generale abbiamo trovato idee curiose, piatti particolari, buona materia prima, una gentilezza incredibile. Sono ancora in soft opening perchè vogliono sicuramente affrontare il primo periodo di rodaggio con calma, per mettere a punto le proprie idee. Alcuni piatti sono riusciti molto bene, altri forse vanno ricalibrati. Ottime intenzioni, siamo curiosi di tornare e vedere come evolverà! Anche l’ambiente è molto piacevole, si sta bene sia per bere un calice che per cenare. Spesa media per una cena: 20-30€ a persona.

Cake L Hub – via Luigi Mengoni, 3 (Bisceglie)
Cake L Hub è una caffetteria con pasticceria, all’interno di CN l’HUB – Comunità Nuova Cooperativa Sociale. Il pane, i pasticcini e le torte sono prodotti internamente, l’ambiente è tranquillo e piacevole, adatto alle famiglie. C’è infatti anche un angolo per i bimbi con tanti giochi, utilizzato anche per organizzare feste di compleanno. “CAKE l’HUB è un’opportunità per offrire formazione e lavoro a persone in condizioni socio-economiche difficili. CAKE l’HUB è un luogo di incontro e di relazione in una zona periferica di Milano, in forte espansione ma ancora carente di servizi per i cittadini.” Bello, buono e che fa del bene.

Nap – viale Brianza, 22 (NoLo)
Piccolissimo nuovo bar a NoLo, che ti fa sentire in via Paolo Sarpi. Arredamento minimal bianco e pastello, dolcini a base di marcha, mochi, bubble tea e caffetteria. Un posto diverso dal solito, in cui fare merenda, riposare, provare qualcosa di nuovo. Un po’ troppa plastica nel packaging dei dolci, ma tanta gentilezza e tenerezza (una delle due ragazze non sa ancora bene l’italiano, ma fa il possibile per accontentare).


BaoZi – via Paolo Sarpi, 47 (Chinatown)
Una vetrina in via Paolo Sarpi, chiaramente su strada. Dopo la Ravioleria Sarpi, Chinatown è diventato il polo dello street food per eccellenza. E quindi ecco arrivare un locale monotematico: qui ci sono solo baozi, di tantissimi tipi. Noi abbiamo scelto il manzo brasato e il classico con maiale. Entrambi deliziosi, pasta perfetta, ripieno gustoso. Sinceramente, abbiamo preferito di molto il classico con maiale, più “succoso”. Prezzi modici: da 1,5€ a 2,5€ al pezzo. Uno sfizio di passaggio, un pranzo diverso dal solito. Consigliato.


Mestè – via Corrado Il Salico, 12 (Tibaldi)
Mestè è un posto con le idee chiare, una bella identità e ben riuscita. Insomma, è una delle nuove aperture dell’estate 2019 che abbiamo amato di più. Vini naturali e cucina da uno degli ex di Vineria Eretica (un’altra nuova enoteca in Porta Venezia). Ambiente raccolto (pochi tavoli ma ampli e comodi), un piccolo spazio all’aperto con due sdraio da lido. Si sta bene, si mangia meglio.

I piatti sono semplici e buoni, adatti alla condivisione per un aperitivo/cena di quelli che finalmente hanno preso piede a Milano quando vuoi bere, ma vuoi anche mangiare e non vuoi “rinchiuderti” in un ristorante. Alici, caponata, pappa al pomodoro, bruschettone: materia prima ottima, porzioni oneste. Uno dei posti con “piattini” che abbiamo preferito, anche per il rapporto qualità prezzo. Competenza e gentilezza chiudono il cerchio: stra-consigliato.

Takumi Ramen Kitchen – via Canonica, 63 (Chinatown)
Strano: una catena di ramen, tedesca. La cucina è quella di Sapporo, lo chef – ci assicurano – è giapponese. L’ambiente è un po’ pop e davvero piacevole: ricorda quel decoro di Maoji, ma in versione jap. Una notevole quantità di personale e molto gentile, diversi tipi di ramen, di cui tre vegetariani, molti altri piatti tradizionali giapponesi come takoyaki, gyoza, karaage, pollo teriyaki.

Abbiamo iniziato con una porzione di takoyaki (4 pezzi, 5€: buoni ma forse un po’ cari) e con un Teriyaki Miso Ramen e un Teriyaki Wantan Shoyu Ramen, delicato il primo, più sostanzioso e saporito il secondo. Nell’insieme ci è piaciuto, anche se non ho trovato dei sapori che mi son rimasti particolarmente impressi. Dovrei forse tornare e trovare il giusto ramen per me. L’ambiente mette buon umore, così come la cortesia del personale. Spesa media: 20€ a persona.

Miccone – via del Torchio, 1 (Colonne)
La micca, il tipico pane di Pavia, dà il nome a questo format 100% pavese che porta a Milano materie prime e produttori della sua terra d’origine. Aperto dalla mattina alla sera, propone una meravigliosa caffetteria (l’abbiamo provata, è uno dei caffè più buoni che abbiamo bevuto ultimamente) con brioches artigianali, panini con ingredienti tipici pavesi – ovviamente a base di micca – e aperitivo con salumi e formaggi locali. L’ambiente è davvero piacevole, i prodotti molto buoni. Siamo curiosi di tornare all’aperitivo!


Panino Ignorante Gourmet – via Vigevano, 34 (Porta Genova)
Tra le nuove aperture a Milano dell’estate 2019, Panino Ignorante Gourmet è forse quella che ci ha lasciato maggiormente l’amaro in bocca. Il format è descritto nel nome: un panino “ignorante”, di quelli super farciti e goduriosi, ma con ingredienti gourmet. L’idea è anche carina, il menu è ricco di proposte con carne, pesce e varianti vegetariane: ispirano tutte, sulla carta. Noi abbiamo forse sbagliato a ordinare il panino con la carne, perchè troppo simile a un hamburger per riuscire ad apprezzare la “particolarità” del format. Nahuel ha preso invece il panino con la carne di cavallo e gli è piaciuto.

C’è stata una disattenzione sulla birra – dichiarata come “rossa”, pur essendo bionda – e poi un errore – è stato messo il pomodoro nel panino di Nahuel, nonostante esplicita richiesta durante l’ordine – assolutamente umano e comprensibile, ma che poi è stato gestito non molto bene, con tanto di discussione tra il personale su chi fosse il responsabile. Non mi dilungherò nei dettagli, ma purtroppo ha compromesso un’esperienza che sarebbe anche potuta essere piacevole. Spesa media: 20€ a persona.
Moebius – via Cappellini, 25 (Centrale)
Moebius si definisce “Osteria gastronomica, Tapa bistrot e Mixologia”. È uno spazio, ampio e versatile, in cui potete bere un buon drink o mangiare qualcosa. In cucina Enrico Croatti, due stelle Michelin ad Alicante: al momento la carta è breve, alcuni piatti per accompagnare per una cena informale, ma aprirà anche il ristorante. Noi siamo venuti durante l’estate e ammetto che lo spazio è davvero bello, così come notevole è la gentilezza del personale. I cocktail buoni e scenografici, ma le tapas davvero piccole, con il risultato che per uscire sazi o quantomeno soddisfatti si va a spendere davvero tanto. In attesa di vedere come evolverà, consiglio di andare se volete bere qualcosa di buono in un ambiente molto gradevole, consapevoli che spenderete assai. Spesa media: 10-15€ i cocktail; 40€ una cena a persona.



Tentempiè – via Comune Antico, 15 (Greco)
Finalmente un locale che fa burrito in versione street food! Famiglia del Fuorimano OTBP, che comprende già anche Pasta Fresca Democratica: la zona è la stessa, Greco, lo stile fresco e colorato si riconosce. Pochi posti a sedere per un format che è pensato soprattutto per il take away e delivery: due diverse misure di burrito (maxi 8,9€ e pequenho 4€) da farcire a piacere, nachos e birrette artigianali del Brewdog. Ogni giorno ci sono tanti diversi tipi di farcitura di carne, ma anche diversi tipi di riso e di ingredienti per arricchire il burrito. Noi abbiamo provato carnitas (di manzo), chili e chorizo – abbiamo adorato soprattutto la carnita. Anche le salse sono fatte in casa e buonissime. Ci è piaciuto moltissimo! L’ideale per un pasto veloce e sostanzioso.

Geromìno – Via Giuseppe Garibaldi, 9 (Dairago)
Siamo in provincia, per questa nuova pizzeria in cui troverete l’ex chef di Berberè. Un posto in cui si sta bene e si mangia una pizza buonissima. Non è una pizza classica napoletana, ma si tratta di un impasto molto leggero e digeribile e farcito con ingredienti di prima qualità. La gentilezza del personale mi fa sentire la mancanza della vita rilassata fuori da Milano, l’ampio spazio in giardino con un angolo per fare giocare i bambini lo rende perfetto per le famiglie o per chi cerca un posto buono fuori dalle solite rotte.


Wonton – via Castaldi, 21 (Porta Venezia)
Di Wonton abbiamo già scritto tutto qui. Terza (o quarta, se si contano i due street food di Sarpi separatamente) apertura di Agie (Ravioleria Sarpi e Nove Scodelle), propone la cucina cantonese in un ambiente elegante ma minimale. Abbiamo avuto delle belle sensazioni, anche se siamo stati quando il menu era davvero ridotto e c’erano ancora alcune modifiche da fare al locale: siamo davvero curiosi di tornare!
Brasileirinho – via Adda, 3 (Repubblica)
Il Brasile a Milano in versione street food: due ex Temakinho hanno deciso di aprire il loro posto, al 100% brasiliano e autentico. Qui si servono gli spiedini – immancabile la picanha, ma ci sono tanti altri tipi di carne, di pesce e una versione vegetariana – accompagnati da riso bianco, farofa e vinaigrette. La caipirinha è buonissima, la materia prima ottima, la simpatia e la buona musica assicurate. Noi siamo venuti a pranzo e siamo stati benissimo. È l’ideale per avvicinarsi alla cucina di questo paese, per un pranzo veloce ma di qualità e sano. Spesa media: 10-15€ a persona.

Pibä – Piazza Santa Maria del Suffragio, 3 (Cinque Giornate)
L’altro posto del cuore tra le nuove aperture a Milano dell’estate 2019: ci andiamo spesso e non ci basta mai. Cucina argentina e birre del Birrificio Italiano. Piba serve pinchos, ma quelli argentini, che son diversi da quelli tipici della Spagna del Nord: spiedini di carne, pesce o verdure cotti alla piastra. Hanno anche il pulled pork, i calamares e altri sfizi: è tutto buonissimo.
I proprietari, Salva e Mercedes, sono lui di Como e lei argentina. Nacho, in cucina, al 100% argentino. Hanno tante belle storie da raccontare; se invece volete solo mangiare o bere, hanno tante cose buone da offrirvi. Se amate le interiora, non perdetevi il pincho con le animelle: è unico. Si sta molto bene, c’è bella musica, mai troppa gente, un bell’ambiente. Ideale quando non si vuole solo bere, ma non si vuole neanche andare al ristorante. Spesa media: 10-20€ a persona per birra + 3 pinchos e patatine.

Salvatore Mugnano – Via Procaccini, 73 (Chinatown/Sempione)
In via Procaccini ha aperto la seconda pizzeria di Salvatore Mugnano, la cui specialità è la pizza nel ruoto. Una pizza cotta in teglia, più piccola (non per la grammatura dell’impasto, ma solo per il modo di stenderla) e più alta: soffice, super farcita, una grande sorpresa. Finalmente una pizza con un rapporto qualità prezzo onesto. Spesa media: 10€ a pranzo per pizza e bevanda.

Cookies n Cream – via Morselli, 3 (Chinatown)
Cookies N Cream è una piccola vetrina in via Canonica specializzata in cookies. Potete prenderne uno per merenda (1,5€), comporre una scatola da portare via (diverse misure a partire da 4 fino a 20 cookies, da 5€ a 20€) o scegliere una coppetta gelato con i cookies. I biscottoni americani prevedono un equilibrio incredibile tra gli ingredienti, c’è chi li preferisce super burrosi, chi un pochino più croccanti. Ecco, quelli di Cookies N Cream sono morbidi e delicati. Carinissima la coppia di ragazzi che l’ha aperto, simpatica l’idea di venderli come fossero un cibo da strada.

Sciura Lella – viale Col di Lana, 8 (Darsena)
Quest’estate ha aperto una piccola rosticceria romana a due passi dalla Darsena: Sciura Lella. Il nome ricorda molto la Sora Lella di Roma, ma in realtà i due locali non sono collegati. Qui troverete i piatti tipici romani, in versione gastronomia, e alcuni primi espressi. Porchetta, supplì, amatricana, coda, trippa. Alcuni posti a sedere su sgabelli, prezzi onesti. Per mangiare una cosa veloce ma buona – la qualità non è inferiore a quella dei ristoranti classici romani di Milano, anzi. Spesa media: 10-12€ a persona.

SHIKI – via Nino Bonnet, 11A (Garibaldi)
A Sesto San Giovanni c’è un ristorante di sushi che ha avuto davvero successo: Yoji. I ragazzi approdano finalmente a Milano, aprendo in pieno centro un locale ben arredato e con un menu molto simile al loro primo locale. I piatti di sushi si alternano ai piatti caldi di tradizione giapponese. Noi siamo venuti a pranzo, abbiamo goduto della bontà della materia prima e della gentilezza del personale: troverete varie formule di menu a prezzo fisso. A cena, la spesa si assesta attorno ai 30-40€ a persona. Non vediamo l’ora di tornare la sera!

Presine Volanti, Chihuaha Tacos, Gianni (una pizzeria gourmet a NoLo), un nuovo posto che fa pasta fresca in Porta Venezia, un ristorante in Porta Genova dell’ex maître e sommelier di Alice, una birreria con cucina meneghina… Sono tante le nuove aperture a Milano che abbiamo in agenda: a presto con le nuove recensioni, o seguiteci su Instagram per scoprirle passo a passo insieme a noi!