Ideali e cultura. Non sono i primi sostantivi che vi vengono in mente parlando di cibo ma sono i fili conduttori che cuciono i lembi variopinti della chiacchierata con Sara Nicolosi. È uno dei 3 volti di Altatto, catering e bistrot che in poco tempo è diventato un punto fermo nello skyline della ristorazione milanese. Tutti i discorsi sono permeati dal concetto di coesione. Sara racconta il suo punto di vista ma i verbi spesso vengono coniugati alla prima persona plurale: l’unità d’intenti con le altre socie fondatrici, Giulia Scialanga e Cinzia De Lauri, è totale. Come dita di una mano che non possono fare a meno l’una dell’altra: un triumvirato, senza gerarchie precise, solo competenze che si intrecciano.
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