Faccio parte di quella generazione in cui i cartoni animati sono sempre stati per la stragrande maggioranza giapponesi, così come i fumetti. Soltanto occasionalmente c’erano eccezioni d’oltreoceano della Marvel o qualche prodotto made in Italy. Sono insomma cresciuto con quella sorta di immaginario collettivo creato da Miyazaki, Toriyama e altri nomi illustri di quell'arte tipicamente nipponica che è il mondo degli anime e dei manga. Heidi, Il Mistero della Pietra Azzurra, Lupin, Dragon Ball e poi Akira, Ghost in the Shell, e tanti altri. In età adolescenziale questa passione per l’Oriente si sposta in Cina e entra nell’ambito gastronomico, con la frequentazione di uno dei quartieri cinesi più celebri e storici in Italia: Chinatown e la splendida Paolo Sarpi. Ed è per questo che vi voglio parlare di Chateau Dufan, l'ultimissimo cinese aperto qui.
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