La città italiana del Liberty è Torino, ma Milano si difende egregiamente. La passione me l’ha trasmessa mia mamma, che sin da piccola mi stimolava a camminare con lo sguardo in su. Ora, con il cellulare sempre in mano, lo si fa ancora meno. Ma i palazzi della nostra città sono famosi per le decorazioni meravigliose. Da via Lincoln, con il suo villaggio operaio dai mille colori, a quelli signorili in centro. Proprio dietro a via Torino c’è un nugolo di viette strette, tutte bellissime.

Mazzucotelli, architetto e prima ancora artista, ha decorato numerosi balconi in ferro battuto con il tipico motivo floreale. In poco più di 3 km di passeggiata, scoprirai un’infinità di palazzi meravigliosi. Se invece cerchi

Parti da via Spadari 3-5, dove troverai la splendida Casa Ferrario, famosa anche per ospitare Peck al piano terra. Ci si può concedere un piccolo peccato di gola!

Prosegui in direzione di via Bellini, 11, dove troverai Casa Campanini, con le due cariatidi all’ingresso, realizzate dallo scultore Michele Vedani. Di Mazzucotelli è invece il cancello in ferro battuto con motivi floreali.

In Corso Venezia 47 si trova invece “Cà di Ciapp”, più formalmente nota come Palazzo Castiglioni. Il primo vero palazzo Liberty milanese, sorto proprio nel mezzo della via della nobiltà. L’architetto Giuseppe Sommaruga fece scandalo all’epoca, perché decorò l’ingresso con due statue seminude, allegorie di pace e industria. Le figure femminili, con le “chiappe di fuori”, furono rimosse e sostituite con innocue decorazioni floreali. Vennero poi usate da Sommaruga per un altro palazzo, Villa Romeo-Faccanoni, in via Buonarroti (sede dell’odierna clinica privata Columbus).

L’angolo di Liberty più bello si trova tra le vie Malpighi, Melzo e Frisi, dove troverai Casa Galimberti (via Malpighi, 3) con le bellissime ceramiche colorate che ricoprono la facciata e Casa Guazzoni (via Malpighi, 12).

Tanto bello di giorno, il giro può essere ancora più suggestivo di notte, con le strade vuote.