Spica a Milano era una apertura annunciata: un’apertura che mi incuriosiva molto, perchè dalle interviste alle due chef – Ritu Dalmia e Viviana Varese – ideatrici del format, il loro ristorante aveva tutte le carte in regola per diventare uno dei miei posti preferiti in città. E quindi, segnata la data di apertura sul calendario, siamo andati subito a provarlo. Ecco le nostre impressioni!
IL MENU DI SPICA A MILANO
Spica si pone come un ristorante internazionale, nel senso più stretto della parola: il menu è suddiviso in aree geografiche, suddivise a loro volta in mini piatti da condividere e piatti principali. Troveremo dim sum e bao, som tam (un’insalata alla papaia della Thailandia) e bawmra (un piatto del Myanmar) e ramen e khao suey. Diversi piatti indiani, grazie alla mano di Ritu Dalmia del Cittamani. In Europa troviamo la coca maiorchina, una sorta di focaccia tipica della Baleari, ma anche polpo alla galiziana, pasta e pizza fritta. In America nachos, tortillas, e BBQ. Vi lascio le pagine per sfogliarle in autonomia.

COME SI MANGIA DA SPICA A MILANO
Partiamo da una considerazione iniziale: vanno sempre più di moda le tapas, le mezze porzioni, i piccoli piattini da condividere. Quella che era una peculiarità spagnola è stata ormai declinata a diversi tipi di cucina, con riuscite più o meno discutibili e uscite con pance più o meno piene. Ecco, il format di Spica a Milano, secondo me, si presta perfettamente ai piatti da condividere ed è ben riuscito. Sebbene partissi scettica, il desiderio di provare il maggior numero di piatti possibile in menu ha preso il sopravvento e la possibilità di ordinarne tanti da condividere è stata benvoluta. Spica offre comunque anche la possibilità di ordinare dei piatti principali, sazianti, e mangiare quindi in maniera tradizionale.

Noi abbiamo deciso di cenare a piattini e cocktail (Mintiki e Phool: ottimi) e abbiamo provato un po’ di tutto, per stabilire i nostri preferiti ed eventualmente riordinarli la prossima volta. Abbiamo preso i dim sum di gambero, i bao di pollo fritto, i kadi samosa, le tortillas – sia di maiale che di baccalà – e la coca maiorquina. Il piatto che abbiamo preferito? Decisamente le tortillas, sia di pesce che di carne. Molto buoni anche i bao, anche se piccolini, e i dim sum.




Stabilito il nostro piatto “imperdibile” di Spica, tornerei davvero volentieri per provare uno dei piatti principali, senza perdermi le tortillas come antipasto. Tra quelli che mi ispiravano di più – e notando le facce soddisfatte di chi li aveva ordinati attorno a noi – sicuramente il ramen e le costine di maiale al BBQ. Tra i dolci, abbiamo scelto la panna cotta con cocco e lemongrass, con un piacevolissimo contrasto tra dolce e acidulo.

Il timore che potrebbe sorgere con tutti questi diversi gusti e sapori è che si rischi di mischiarli e perderseli. Io non ho avuto questa sensazione, ho trovato i piatti ben diversificati tra loro e, nel caso di dubbi, vi consiglio di lasciarvi guidare dallo staff in un percorso di sapori “in crescendo”.
AMBIENTE, SERVIZIO E PREZZI DI SPICA
Spica a Milano è un ristorante informale ma raffinato, conviviale ma attento ai dettagli. All’ingresso trovate un cocktail bar che offre la possibilità di venire anche per un buon drink di aperitivo accompagnato da un piattino. Molto bella la piccola sala all’interno, con le ampie vetrate affacciate sul verde del cortile. Ho amato anche la scelta di avere vetrate aperte – come Egalitè – permettendo di sedersi all’interno ma sentirsi comunque all’aperto.



Il servizio è gentile, disponibile, mai impomatato, ma vigile e attento a spiegare la filosofia del locale. Noi ci siamo sentiti a nostro agio e abbiamo apprezzato la presenza di Viviana Varese in sala, che girava tra i tavoli, spiegava, consigliava e si premurava di sapere come stesse andando.

Il tipo di posto e di cucina secondo noi ben si prestano a una cena conviviale tra piccoli gruppi di amici. Il fatto di poter ordinare un cocktail con i piattini può diventare divertente se si è in tanti, un po’ più informale di una vera e propria cena, ma senza perderne cura e qualità. È davvero bello poter mangiare diverse cucine etniche in un unico posto, tutte ben riuscite. Accontentano tutti e se anche voi avete un fidanzato che non ama provare cose particolari, avete trovato il posto giusto per rendere entrambi felici!

Spica a Milano secondo me ha un giusto rapporto qualità prezzo, ma si assesta sicuramente in una fascia media o medio-alta, a seconda del tipo di cena che sceglierete. Ordinando un antipasto e un piatto principale sarete sazi e spenderete sicuramente meno rispetto alla scelta di ordinare tanti piattini – indubbiamente sifiziosi, ma piccoli: uno tira l’altro e il conto, senza accorgersene, si alza, se volete uscire sazi. Noi abbiamo speso 86€ in due, cenando a tapas e bevendo un cocktail. Una cifra che non ci ha scontentato, ben consci che nonostante il clima informale, vi siano dietro due chef esperte e molto competenti e un gran bell’ambiente.

La sensazione finale è una piccola FOMO all’idea di essersi persi qualche piatto pazzesco e la voglia di tornare da Spica a Milano per mettere una spunta su tutto il menu. E lo faremo presto!
INFORMAZIONI PRATICHE
MAPPA E MEZZI:
VIA MELZO, 9 (PORTA VENEZIA) – MEZZI: M1, PASSANTE FERROVIARIO, 5, 9, 19, 33
ORARI: non sono ancora usciti gli orari definitivi, è aperto solo a cena
UN PIATTO DA NON PERDERE: Le tortillas (di baccalà o maiale)
PREZZI: circa 30-45€ a testa, bevande escluse
SPAZIO E AMBIENTE: un ambiente colorato, informale e raffinato, perfetto per una cena curata di gruppo, di famiglia, ma anche di coppia
ACCESSIBILITÀ: è accessibile
NOTE ALIMENTARI: adatto a tutte le esigenze
DA SPICA SI PUÒ PRENOTARE
CONTATTI: Pagina Web – Tel. 02 738 9555
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