Di piadine ce n’è per tutti i gusti. E’ una delle pietanze che più è evoluta qualitativamente a Milano – per fortuna! Mi ricordo nei bar quelle piadine stoppose già riempite e scaldate con il prosciutto crudo dentro. Che orrore! Ora si trovano impasti diversi, dalla piada romagnola a quella integrale e di kamut, da quella morbida arrotolata a quella sottile ma croccante. Questo però non è un elenco random, ma la selezione delle mie 3 preferite a Milano, dove vado almeno una volta a settimana.

Da Carletto – Piazza Ventiquattro Maggio, 10. CHIUSO DEFINITIVAMENTE

Per me piadina è Carletto. Io, quando la voglio artigianale, romagnola, con le erbette saltate in padella e il vero squacquerone vado qua. Come qualità e vicinanza al profumo di Romagna, questo posto non ha eguali a Milano. La piada è stesa e cotta al momento, spessa e morbida, tagliata a metà e riempita con prodotti di altissima qualità: formaggi DOP (pecorino, taleggio, zola, fontina valdostana, scamorza, caprino) e affettati particolari (il mio preferito, la finocchiona). Arriverai e troverai tante lavagnette appese con tutti i suggerimenti, ma puoi chiedere la combinazione che preferisci. Anche l’impasto: oltre a quello normale, c’è la farina di kamut o quella integrale. Io prendo quasi sempre la Matilde: crudo di Langhirano, pomodori, brie e olio tarufato – corposa, saporita ma anche leggera. Ottimi il roastbeef e la bresaola, ma anche la semplice erbette e squacquerone regala grandi soddisfazioni. Si mangia su sgabelli, ma se sei fortunato puoi accaparrarti un posto seduto in una nicchia ricavata dal muro. Da quando ho scoperto questa piccola vetrina, non l’ho mai abbandonata. Prezzi indicativamente dai 4,5€ per le erbette e squacquerone agli 8€ per quelle farcite con ingredienti più ricercati. I proprietari, che fanno con passione il loro lavoro, ti fanno sentire a casa. Aperto fino all’1 di notte.

C’era una volta una piada – viale Coni Zugna, 37 \ via Raffaello Sanzio, 29 \ piazza San Gioachimo, 5.

Qui sono rimasta colpita sin dalla apertura per il rapporto qualità prezzo, la velocità, il servizio e la quantità di materie fresche con cui riempiono la piada. L’impasto è leggero, la piadina è morbida, sottile, servita nel piatto piegata a metà. Ordini in cassa e vedi che nel bancone cominciano a riempirtela con ogni ben di Dio. Ci sono tantissimi affettati, tutti tagliati appena prima di preparare la piadina, formaggi e ingredienti per completare le combinazioni. Tutto è farcito al momento con sapienza, scaldando sempre e solo il necessario e senza mai rovinare alcun ingrediente. Io qui, a volte, non riesco a finire la piadina. L’alta frequentazione del posto permette un veloce ricambio e totale freschezza dei prodotti. I prezzi variano dai 4€ scarsi per le semplici ai 6€ per quelle con pesce o bresaola. Quando ho fame e non voglio spendere troppo senza rinunciare alla qualità, vengo qua. E poi l’atmosfera vintage, con i grembiuloni a quadrotti bianchi e rossi e la musica vecchio stile in sottofondo, mi mette sempre di buon umore!

Spazio SanPa – all’interno del centro commerciale Portello.

Ne ho parlato già tanto nei miei consigli su dove mangiare senza spendere tanto in Certosa. Qui, oltre a taglieri, panini e buon vino, trovi la piada romagnola. Simile a quella di Carletto, ma con un impasto un po’ più “gozzo”, è riempita con ingredienti semplici ma della qualità tipica dei prodotti di San Patrignano. Il posto è piccolino e un po’ nascosto, ma in zona è sicuramente la piadina più buona. D’estate i tavolini all’aperto rendono la mangiata ancora più gradevole. Prezzi attorno ai 5,5€.