Il clima milanese dell’ultimo weekend, che ci ha regalato un’anteprima di tutto rispetto sull’autunno, mi ha finalmente dato lo stimolo per andare a cena a Le Vent du Nord, una brasserie belga portata a Milano appunto dal vento del nord, con una poetica citazione di una canzone di Jacques Brel.
Sono onesta, era da diverso tempo – anni in realtà, la pigrizia è una brutta bestia – che volevo provare questo ristorante belga a Milano in zona piazzale Lodi e l’ho trovato meglio di quanto mi sarei aspettata. Una zona tutta da scoprire, qui c’è anche U Barba, per gli amanti della cucina ligure. Ammetto che avevo puntato molto alla sostanza informandomi solo sul cibo e ben poco sulla brasserie, ma mi è piaciuto molto l’ambiente pieno di richiami al mare e alla navigazione, curato e luminoso, incredibilmente accogliente e con qualche piccola attenzione come il pezzo di spago che chiudeva il tovagliolo, con all’interno le istruzione per imparare a fare diversi nodi marinari – mi esalto ancora per le sorprese dell’happy meal, figuriamoci se non mi piacciono questi stimoli.
Cosa si beve? Birra belga ovviamente, in un’ampia offerta sia in bottiglia che alla spina, e pur non essendo una bevitrice di birra niente mi ha impedito di berne con soddisfazione un paio. Piccolo consiglio: tenete d’occhio i cl segnati sul menù, alcune sono un po’ scarne. Impossibile non provare uno dei piatti più rappresentativi della cucina belga: le cozze. C’è più di un piatto che le vede come protagoniste, vengono servite un chilo a porzione e sono accompagnate da un altro classico dei classici belgi, patatine in doppia frittura. Le cozze sono buonissime, accompagnate nelle loro cocotte da un liquido di cottura saporito e un pane fatto per essere inzuppato creando in fretta dipendenza.
Soddisfatti, ci lanciamo quindi su altri piatti della tradizione belga come i bocconcini di manzo stufati con la birra e la carne di vitello stufata con champignons, entrambi serviti con lo Stoemp, una crema di patate tradizionale insaporita da carote, burro e dadini di pancetta. La crema di patate è ottima, anche il manzo con la birra. Il vitello con i funghi, invece, risulta un po’ troppo delicato per le mie papille gustative dipendenti dal sale, ma comunque buono.
Già appagati dalle cozze, ora siamo decisamente pieni e potremmo ben concludere così la cena, ma continuando a vedere invitantissime gaufre girare per tutto il ristorante non resistiamo, le dobbiamo avere, dopotutto a Milano si trovano di rado. Non abbiamo occhi che per loro e addirittura ne ordiniamo due: una ricoperta di salsa al cioccolato e una con panna e fragole (ma con salsa al cioccolato anche qui, altrimenti che gaufre belga sarebbe?).
Ora vuoi che a fine cena sentissi un po’ meno i sapori (non è un vero cambio di stagione se non mi viene il raffreddore), vuoi che avendo in menù anche quelle salate (le prossime in lista da provare) abbiano un unico impasto neutro, vuoi che voglia essere petulante come al solito, purtroppo le mie altissime aspettative sulle gaufre sono state un po’ disattese – mi è mancato quel croccantino dello zucchero in grani che non si scioglie nell’impasto e le rende decisamente più buone anche da sole.
Il conto di questa cena belga di tutto rispetto da Le Vent du Nord? Più che onesto, intorno ai 34€ a testa in 3 con pancia pienissima e soddisfatti. Qui il menù, che è trasparente ed espone i prezzi. Il personale è stato sempre veloce e gentile, con tanto di bicchierino di amaro offerto in cassa. Una cena assolutamente da consigliare per provare un po’ di Belgio anche qui.
Le Vent du Nord
via Sannio, 18
Mar/Dom 19.00 – 2.00