Bao House in via Plinio a Milano mi ha incuriosita da subito: ultimamente mi è capitato spesso di sentir parlare di Bao a Milano, ma non mi era mai capitato di mangiarlo prima di esser stata in questo piccolo ristorantino taiwanese. L’offerta del menù è semplice e invogliante, ma spicca su tutto il Gua Bao, quindi meglio fare una piccola spiegazione.
Si stanno diffondendo a Milano i baozi da ormai un po’ di tempo: da Maoji Street Food (ora il Mini Maoji sui Navigli sembra avrà invece i Bao come Bao House), a Chateau Dufan, passando per Ravioleria Sarpi e Fratelli Ravioli. Sono fatti con un impasto di pane cotto al vapore molto simile a quello di questo Bao, il quale però si caratterizza per il taglio – “gua” appunto in dialetto taiwanese – che ne fa un panino tagliato e farcito in vari modi. Sembra che spesso ci si riferisca al Gua Bao come all’hambuger cinese, ma quello che vi troverete ad assaggiare da Bao House a Milano non ricorda affatto il morbido bun dell’hamburger tagliato a metà né è stato tagliato letteralmente come suggerisce il nome: è molto più simile ad un taco, come se il pane fosse stato piegato per formare una tasca in cui inserire il ripieno.

Abbiamo provato il Classico Taiwan, con pancetta brasata, cavolo senape e arachidi (c’era il coriandolo, ma io e il mio ragazzo siamo del partito “no coriandolo”) e il Fried Chicken, con pollo marinato e fritto, salsa di tofu fermentato e insalata. Il Classico mi è piaciuto molto e lo riprenderei all’istante, il pane era morbido, il ripieno saporito e gustoso, cavolo senape e polvere di arachidi davano veramente una spinta in più. Il Fried Chicken invece non era assolutamente nelle nostre corde: il pollo era fritto benissimo ed era davvero buono, ma il tofu fermentato ha avuto la meglio su di noi, non ci è proprio piaciuto, ma siamo certi che fosse solo una questione di gusti.

I Gua Bao sono fondamentalmente uno snack viste le dimensioni abbastanza contenute, quindi abbiamo ordinato i popcorn di pollo: il pollo viene fritto in una pastella saporita e lievemente speziata, quel poco che basta a volertene far mangiare mille, ma soprattutto è un fritto asciutto e croccante. Ultimo piatto preso è stato il riso saltato taiwanese, con uova e verdure, e cotoletta di lonza di maiale. Buono, ma forse tornando indietro preferirei provare gli altri due piatti di riso, perché per quanto fosse piacevole era un po’ slegato con la cotoletta, mentre sono certa che il riso con lo spezzatino di maiale potrebbe essere una svolta.


È una cena assolutamente low cost, ben lontana dalla spesa media di Milano: gli antipasti vanno da 2,50 € a 5€, i Gua Bao sono tra i 5€ e i 6€, i piatti di riso tra i 6€ e i 7,50€, per la pasta da i 4€ per i ravioli al vapore o grigliati fino agli 8,50€ dei noodles in brodo.
In due infatti abbiamo speso 31€, con un’acqua, una coca e una birra, più perché volevamo provare piatti diversi che per vera fame. Il locale è molto piccolo ma luminoso, la pecca maggiore che ho riscontrato è la stessa di un altro ottimo ristorante etnico per niente caro, questa volta filippino e in tutt’altra zona di Milano, YUM: la cappa non fa il suo dovere, perché inevitabilmente uscirete con l’odore del cibo addosso. Ma questo non mi fermerà comunque dal tornare da Bao House a provare tutto il resto del menù, noodles e ravioli in primis, oltre ad un altro assaggio al loro Classico Gua Bao.
Inoltre, un consiglio per il vostro dopocena: dall’altro lato della strada, sempre in via Plinio, c’è Drinc, un cocktail bar che avevo segnato da tempo nella mia lista da provare a Milano e ho finalmente sfruttato l’occasione – merita assolutamente una visita.
Bao House Milano
pagina Instagram
via Plinio, 37
tutti i giorni: 12-14.30 e 18.30-23