Dove una volta c’era Forno Collettivo è arrivato Luca Leone Zampa, che dopo diverse esperienze in ristoranti milanesi apre il suo Immorale. Un ristorante in cui mangiare “quando vi pare e come vi pare”. Per noi, una nuova chicca in Porta Venezia. Ecco i dettagli!

IL MENU DI IMMORALE

Come raccontarvi la cucina del ristorante Immorale? Per me, come il passato e il presente della ristorazione che si fondono e creano una cucina fresca, giovane, che sa di casa: in definitiva, buona. Il menu è composto da un’unica pagina senza la classica suddivisione tra antipasti, primi e secondi. I piatti sono principalmente divisi per ingrediente base (i salumi e i formaggi, i carboidrati, i piatti vegetariani, carni e pesci, dolci) ma sono tre quarti di una porzione classica, perchè pensati per la condivisione. Luca suggerisce 4/5 piatti in due e, se gli date il permesso, ve li porta nell’ordine più giusto in base al gusto e al sapore.

Il menu di Immorale
Il menu di Immorale – © Francesca Noè

Dando un’occhiata al menu vedrete come si torna alle origini, con la scarpetta di ragù, ma si guarda anche agli ingredienti contemporanei più amati, come il kale. Alla base una piacevole ricerca, ingredienti locali (adoro la presenza di alcune chicche marchigiane), accostamenti, secondo me, equilibrati e ben riusciti. Pane (non di produzione propria – il Forno Collettivo aveva problemi con il condominio proprio per la produzione dei lievitati – ma molto buono) e acqua sono sempre compresi, senza costo di coperto.

COME SI MANGIA DA IMMORALE

Abbiamo iniziato con un ciauscolo, memore delle estati dell’infanzia passate tra Porto Recanati e Porto Civitanova e della spesa che facevo prima di partire perchè sapevo quanto quei salumi e formaggi mi sarebbero mancati. La prima sezione del menu, composta proprio da salumi e formaggi, è perfetta anche per un aperitivo: un calice di vino, un piattino di salame, pane ed ecco la felicità.

Trebbiano e ciauscolo
Trebbiano e ciauscolo – © Francesca Noè

Dopo questo sfizio, abbiamo condiviso lo spaghetto alla poraccia e la scarpetta con il ragù dell’aia. Lo spaghetto si chiama così perchè si tratta di una ricetta “povera”, con ingredienti semplici – ma non per questo meno buoni – che cambiano di volta in volta e che permettono di venire a pranzo e spendere, volendo, solo 6€. Nel nostro caso erano conditi con cipolle brasate e rosmarino, ed erano davvero davvero buoni. Il ragù dell’aia, con anatra e quinto quarto del pollo, è una vera e propria scarpetta servita senza cucchiaio, perché si mangia con il pane. Goduria pura.

La scarpetta e lo spaghetto alla poraccia
La scarpetta e lo spaghetto alla poraccia – © Francesca Noè

A seguire, patè di fegatini – abbondante – sempre da mangiare con il pane. E un’insalata con ortiche, rucola, kale, albicocche essiccate e nocciole. Tra i dessert, una pavlova rivisitata: meringa con una crema stagionale, ossia di zucca. Due caffè per finire e due calici di vino naturale, un Trebbiano, per accompagnare.

Insalata con ortiche e kale e patè di fegatini
Insalata con ortiche e kale e patè di fegatini – © Francesca Noè
La pavlova con crema di zucca
La pavlova con crema di zucca – © Francesca Noè

AMBIENTE, SERVIZIO E PREZZI

Immorale prende il posto di Forno Collettivo e ne eredita gli splendidi ambienti: mattoni a vista, bottigliere e dettagli curati. Due piccole sale per una trentina di coperti che garantiscono un servizio attento e un’atmosfera intima. In sala Luca e una gentilissima ragazza. Il mio consiglio è di farvi consigliare e guidare nella scelta, soprattutto la prima volta che andate.

Immorale Milano
Immorale Milano – © Francesca Noè
La saletta di Immorale
La saletta di Immorale – © Francesca Noè

Ho trovato il rapporto qualità prezzo davvero notevole: spesso i locali che scelgono un menu con piattini da condividere lasciano l’amaro in bocca al momento del conto finale. Non è il caso del ristorante di Luca Leone Zampa, che permette, in base alla personalissima scelta dei piatti, di uscire sazi con una spesa di 10€, tanto quanto di godersi ingredienti più pregiati e spenderne 40. Noi abbiamo speso 30€ a testa con 5 piatti, un dolce condiviso, acqua, caffè e un calice di vino a testa (rabboccatto generosamente da Luca). Secondo me, Immorale è una nuova e piacevolissima chicca in Porta Venezia, perfetta per un calice di buon vino, per una cena raccolta, per un pranzo della domenica in famiglia. Un nuovo posto a Milano in cui stare bene e soprattutto mangiare bene e “quando vi pare”.

INFORMAZIONI PRATICHE

MAPPA E MEZZI:

VIA LECCO, 15 (PORTA VENEZIA) – MEZZI: M1, M3, PASSANTE FERROVIARIO, 1, 5, 33

ORARI: Mar-Sab 11-15 e 18.30-00.30, Lun 11-16, Chiusura Domenica a cena e lunedì

UN PIATTO DA NON PERDERE: la scarpetta

PREZZI: 15-25€ a testa

SPAZIO E AMBIENTE:  Intimo, accogliente, caldo, adatto a una cena di coppia o di famiglia

ACCESSIBILITÀ: i cani sono accettati, accessibile

NOTE ALIMENTARI: ha varietà anche tra i piatti vegetariani

DA IMMORALE SI PUÒ PRENOTARE

CONTATTI: Pagina Web – Tel. 02 2106 7364

Cercate altri ristoranti italiani? Ecco i nostri consigli! Qui invece trovate altre dritte in zona Porta Venezia!