La Sala Bistrot ha aperto da pochissimo e si è già preso un posto tra i nostri ristoranti preferiti in città, grazie a una cucina contemporanea particolare, ma non troppo spinta, unita a una cantina con una bellissima selezione di vini naturali, a un ambiente intimo e a un servizio in sala eccezionale. Ecco il nostro racconto di questa nuovissima apertura a Milano!

IL MENU DE LA SALA BISTROT

Vino e cucina vanno di pari passo, a La Sala Bistrot. Il menu è breve, senza la canonica divisione in antipasti, primi e secondi: alcune voci sono piattini ideali per accompagnare una bottiglia o un calice, oppure possono diventare gli antipasti di una cena completa. La carta dei vini prevede oltre 350 etichette – principalmente vini naturali – di piccoli produttori italiani e esteri, curata da Noemi Sala (sommelier fondatrice de La Sala del Vino, una delle nostre enoteche a Milano del cuore) e Carlo Maldotti (ex sala e cantina da Spazio Niko Romito): si assicurano chicche e prodotti di nicchia. In cucina Tommaso Sorgentone, anche lui ex Spazio, per chiudere il cerchio di un team giovane, ma di esperienza.

La Sala Bistrot: Il menu

COME SI MANGIA E SI BEVE DA LA SALA BISTROT

Siamo stati a La Sala Bistrot il primo giorno di apertura, eppure, grazie all’esperienza e all’affiatamento del team, sembrava di essere in un bistrot già ben rodato. Abbiamo deciso di iniziare con i piattini: peperone e acciuga, paté in crosta, mortadella di Maiale Tranquillo – che avevamo già avuto il piacere di provare a La Sala del Vino – e lingua di vitello. Tutte le portate hanno gusti intensi, definiti, esplosive. Non sono decisamente ruffiane.

Da bere, il San Leto etichetta blu, un timorasso in purezza da agricoltura biologica, prodotto dal cru (il vigneto ben delimitato da cui viene ricavato il vino più pregiato di una cantina) di Cantina Ricci, macerato tre giorni sulle bucce e vinificato in acciaio. Avevamo già avuto il piacere di bere il Derthona, sempre di Daniele Ricci, da Trippa. Con il San Leto si fa un passo avanti, per una bevuta fresca e piena, molto persistente. Ve lo consiglio di cuore.

La Sala Bistrot: piattini / antipasti – © Francesca Noè

Ordiniamo poi i due primi. Azzardato e iconico il capellino ai gamberi di Mazara, una pasta servita fredda, che sprigiona il sapore del mare. Sicuramente un piatto divisivo, che non lascia indifferenti: non so dirvi se lo amerete o meno, ma sicuramente avrete provato qualcosa di diverso e che sa stupire. Gustosissima la tagliatella: presentata in bianco, vi sorprenderà per l’esplosione di sapore del sugo del coniglio (alla ligure). Continuiamo con un diaframma da 10.

La Sala Bistrot
La Sala Bistrot – © Francesca Noè

L’impronta ligure si intravede nella scelta degli ingredienti, ma la cucina varca i confini regionali ed è attualissima, non scende a compromessi e propone gusti equilibrati, ma intensi e decisi, mai ruffiani. Il livello resta costante(mente alto) in tutte le portate, con la sensazione di una cena davvero ben riuscita sotto ogni aspetto.

AMBIENTE, SERVIZIO E PREZZI 

Pochi coperti, ambiente intimo, arredamento elegante e minimale. Il servizio è esperto, molto attento, curato nei dettagli: decisamente accogliente, non formale. A La Sala Bistrot si può venire per bere bene e mangiare qualcosa di buono, ma anche per mangiare bene e bere qualcosa di buono. Dalle 18 alle 23. Ma anche a pranzo.

La Sala Bistrot: l'ambiente
La Sala Bistrot: l’ambiente – © Francesca Noè

Noi abbiamo speso circa 120€ in due, ma abbiamo ordinato quasi tutto il menu spinti dal desiderio di assaggiare tutti i piatti che ci ispiravano. Considerate una spesa media sui 30-40€ per una cena completa, cui aggiungere eventualmente il costo del vino. La Sala Bistrot è un posto con un’anima bella, in cui la ricerca della materia prima, l’esecuzione dei piatti, la selezione dei vini e l’accoglienza vanno di pari passo e mostrano cura e passione. Un posto che funziona, dal primo giorno. Mi viene da dire: uno di quei posti in cui altri chef mangerebbero. E che fa venire voglia di tornare.

INFORMAZIONI PRATICHE

MAPPA E MEZZI:

VIA PRINA, 2/A (SEMPIONE) – MEZZI: M5, 1, 10, 43, 57

ORARI: Martedì-Sabato 12.30-15  18-23, Chiusura domenica e Lunedì

UN PIATTO DA NON PERDERE: la lingua e il capellino

PREZZI: 30-50€ a testa

SPAZIO E AMBIENTE:  intimo e curato, adatto ad una cena di coppia

ACCESSIBILITÀ: È accessibile

NOTE ALIMENTARI: ci sono alcune proposte vegetariane

DA LA SALA BISTROT SI PUÒ PRENOTARE

CONTATTI: Pagina Web – Tel. 3402195759

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