Se avete finalmente trovato l’appartamento perfetto a Milano, non vi resta che armarvi di tanta pazienza e iniziare a chiedere agli amici una mano in vista del trasloco. Non fatevi spaventare da storie fantasiose di traslochi fatti approfittando del servizio Enjoy oppure attraverso diversi viaggi in metro e affidatevi alle vostre capacità di organizzazione. I traslochi a Milano, o in qualsiasi altra grande città italiana portano con sé una buona dose di stress, ma non fatevi demoralizzare.
Ci possono essere diversi scenari, dallo studente che ha trovato una stanza e deve trasferirsi con qualche valigia e un paio di scatoloni, alla famiglia che invece deve trasferire tutto l’arredamento. Nel primo caso è possibile optare per il fai da te, eventualmente noleggiando un piccolo furgone, se ci sono anche dei mobili da trasferire. Altrimenti è necessario affidarsi ad una ditta professionista. Mi ricordo ancora il giorno in cui decisi di andare a Pamplona per il mio Erasmus in Smart, con tutti i bagagli sulla mia macchina, che non si può decisamente definire furgone! Qualunque sia la situazione che dovete affrontare, ecco qualche consiglio per sopravvivere spendendo poco.
In primo luogo, non affidatevi al primo servizio di noleggio furgoni o alla prima ditta di traslochi che trovate, ma confrontate almeno tre preventivi per avere un’idea più precisa del costo effettivo. Ultimamente, su Facebook si trovano molti annunci di persone che cercano o offrono un piccolo furgone per un breve tempo, per trasportare pochi mobili. Sicuramente può essere un buon punto di partenza, ma è sempre meglio affidarsi a professionisti, in possesso di tutte le autorizzazioni necessarie. Molti traslocatori, soprattutto in una città universitaria come Milano, si sono adeguati alle richieste del mercato e offrono tariffe vantaggiose per l’utilizzo di furgone con autista e lo smontaggio dei mobili.
L’importante durante il trasloco è non ridursi a fare tutto all’ultimo minuto, ma stabilire una sorta di “tabella di marcia” e muoversi stanza per stanza, iniziando con tutto quello che utilizzate meno. Questo è il momento perfetto per fare una selezione di quello che non serve, magari ispirandosi ai principi del decluttering, reinterpretando il libro di Marie Kondo, magari in maniera non letterale e meno estrema. Potete procedere in questo modo, dividendo tutto in tre pile (da tenere, da buttare e da donare), senza farvi trasportare troppo dai ricordi.

Tra i consigli che vi salveranno, sicuramente c’è un inventario sintetico, anche se sembra superfluo e utilizzare un sistema per sapere che cosa c’è dentro le scatole senza aprirle, magari scrivendolo direttamente sopra, e in che stanza vanno. Per i super organizzati è anche possibile affidarsi ad app specifiche, come Box me up che permette di creare un inventario e catalogare tutto quello che devi trasferire.

Un ultimo consiglio, rivolto a chi possiede animali domestici: fate attenzione ad evitare la confusione durante i giorni di preparazione delle scatole. Cercate, inoltre, di non cambiare le abitudini del vostro amico a quattro zampe. Se è possibile, fatelo entrare nella nuova casa solo quando è pronta, in modo che possa ritrovare gli oggetti che gli sono familiari e fagli fare un primo giro di perlustrazione. Il trasloco può essere una esperienza bellissima, se si va verso la casa del futuro e se si costruisce qualcosa, così come una brutta esperienza, se si è costretti ad abbandonare una casa cui si è molto legati. Noi abbiamo venduto la casa di famiglia, in cui sono nata e cresciuta, con 30 anni di oggetti all’interno e una metratura di molto superiore alla seconda casa: è stato un vero lavoro, estremamente impegnativo da un punto di vista pratico ma soprattutto emotivo. Lasciarsi aiutare e affidarsi alle persone giuste so bene che può essere una salvezza.
Articolo scritto in collaborazione con e sponsorizzato da Traslochi24.