L’atmosfera inizia da prima di entrare nel bellissimo Mieru Mieru: il ristorante pugliese, infatti, si trova in via Magolfa, una delle strade più belle secondo me nella nostra città. Quasi al lato della Casa di Alda Merini, a due passi dai Navigli, tre vetrate da cui si intravede l’ambiente studiato, fatto di mura bianche, mattoni a vista, qualche mobilio di modernariato, tavoli ben separati che creano un’atmosfera intima, elegante ma anche fresca. Qui si mangia pugliese: pesce, ma non solo.
Ultimamente ho mangiato ottimo pesce da The FisherMan e alle Pescherie Riunite, oltre al sempreverde Pescetto, ma da Mieru Mieru si va anche per altro. Certo, il pesce deve piacere, perchè qui è cucinato ottimamente ed è in gran parte delle portate. Mieru Mieru è arredato in maniera studiata, ma non in quel modo che ti dà la sensazione di finto, di marchettaro e in qualche modo fastidioso. È raffinato, curato, essenziale in un certo senso ma al contempo accogliente. Tavoli ampi, molto spazio tra i commensali, musica tra il retro e il jazz al volume giusto, la sensazione di stare in un posto intimo, adatto a una cena di coppia, ma senza essere inadeguato in qualsiasi altra occasione.
Il proprietario e il ragazzo che con lui collabora (giovane, estremamente cortese e professionale) sono pugliesi e sapranno consigliarvi al meglio sui piatti più gettonati, più apprezzati, o proporvi ciò che non ci si deve perdere. Io e la mia amica Marta, che mi ha portato qui, ci siamo fatte consigliare un pochino, e un po’ abbiamo fatto di testa nostra. Il ragazzo ci ha consigliato ad esempio di provare un primo piatto a base di pomodoro e cozze, poichè la salsa qui è ricavata da tre diversi tipi di pomodori (piccadilly, datterini e ciliegini), sbucciati, che insieme alle cozze creano un perfetto equilibrio di gusti e sapori. Io avevo una voglia matta di fritto, e abbiamo quindi optato per un antipasto caldo (un trittico composto da moscardini al pomodoro, cozze gratinate e alici fritte) in due, Marta ha preso le orecchiette alle cime di rapa, io il fritto di paranza.

Com’erano i piatti di Mieru Mieru che abbiamo scelto? Il tris di antipasti è splendido. Le cozze tarantine sono morbide, gustose, succose: niente a che vedere con quel secco insipido a cui si è obbligati ad assistere in numerosi ristoranti di pesce. Sono leggere, molto semplici, senza eccessi di sale e spezie. Buone nella loro materia prima ottima. Ottime anche le alici fritte, da mangiare in un boccone, e meravigliosi i moscardini: come ci era stato suggerito, il pomodoro è davvero dolce, con il suo vero sapore, e i moscardini cotti alla perfezione: non duri, non collosi. Le orecchiette alle cime di rapa erano arricchite dalle alici: una porzione abbondante, adatta anche a chi ha bisogno di sostanza per sfamarsi. Anche sul mio fritto non hanno lesinato: triglie, baccalà, moscardini, totani. Un fritto leggero, un pesce davvero buono.
Con TheFork al momento c’è il 20% di sconto, e non bisognerebbe lasciarselo sfuggire. Perchè Mieru Mieru, a due passi dai Navigli, è il posto ideale per un’occasione speciale, ma anche per una cena tra amiche, una serata mamma e figlia o di coppia. Il rapporto qualità prezzo ci ha lasciate estremamente soddisfatte: circa 70€ in due, con un l’antipasto caldo condiviso, una portata principale, due (abbondanti) calici di vino, caffè e amaro, che sono diventati 55€. Eravamo piene, siamo state tutta la sera in un clima piacevole, reso gradevole dalla spaziosità, dalla bella musica, dall’assenza di chiasso, dal personale affabile e per nulla invadente. Una piacevole sorpresa: non vedo l’ora di concedermi una cena a due anche con Nahuel qui da Mieru Mieru!
Mieru Mieru
Sito ufficiale
Via Magolfa, 14
Mar/sab 19 – 00
Dom 12.30 – 15
Pranzo su prenotazione