C’era una volta un foodtruck che portava vera cucina gourmet per le strade di Milano. Zibo era uno di quei camioncini di street food che, quando li trovavi a un festival o per strada, non potevi proprio farti sfuggire. E infatti erano così amati che hanno costruito il loro Campo Base, dove puoi trovare sempre i loro meravigliosi ravioli freschi ripieni dei migliori piatti italiani. Ma cosa vuol dire esattamente?

AGGIORNAMENTO: NUOVO MENÙ DAL 9 GENNAIO 2018

Gli Zibi sono bravi, non c’è niente da dire. Nell’articolo sotto troverai tutte le informazioni su come ci siamo trovati la prima volta che siamo andati, poco dopo l’apertura. Ma è uscito il menù nuovo, e ci sembrava giusto cogliere l’occasione per tornare a provarlo! E così ora sono rimasti due grandi classici dell’inizio: la carbonara, che abbiamo preso perchè sono i nostri ravioli preferiti, e i ravioli con le sarde. Oltre a questi due piatti, ora potrai trovare: pizzocchero, ossia i classici ravioli tipici di Zibo ma con verze e patate, casera, farina di grano saraceno e tutti gli ingredienti tipici del piatto valtellinese, che abbiamo assaggiato e amato, e la pasta e fagioli, sempre “in un raviolo”. La vera gioia però sono stati i gyoza. Prima erano con ossobuco e salsa allo zafferano, ora sono stati sostituiti con il radicchio rosso e la salsiccia, con fonduta di taleggio a decorare e completare. Ecco, questi sono una bomba. Siamo contentissimi, perchè i precedenti gyoza ci erano piaciuti, ma avevamo preferito la carbonara. Questa volta i gyoza con radicchio e salsiccia si contendono assolutamente il posto di piatto preferito. Ma che dire, sono tutti buonissimi!

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Da sottolineare, che tra le birre alla spina ci sono due masterpiece de La Buttiga, birrificio piacentino con sede a Milano in Paolo Sarpi. Uno dei nostri posti preferiti, e la Psyco (IPA) alla spina è ottima. Tra gli antipasti si è aggiunta la polenta con baccalà, che aveva un aspetto divino, e nuove vellutate. Non abbiamo invece ancora assaggiato i panini… Toccherà tornare?


Giulio Potestà e Alessandro Cattaneo si conoscono alla Alma e, dopo aver fatto esperienza di alto livello un po’ di qua e un po’ di là, decidono di aprire qualcosa di proprio, che coniugasse la raffinatezza appresa e la semplicità e umanità della cucina popolare. E’ nato Zibo. Un posto dietro cui si sente la mano esperta di chi sa tutti i trucchi del mestiere, ma che è anche giovane, fresco, alla mano.

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Zibo è in pieno centro, nelle viette della vecchia Milano, a due passi da De Amicis, Porta Genova, le Colonne di San Lorenzo. E proprio a fianco alla pasticceria Caminadella, chicca segreta in cui puoi concederti il caffè dopo Zibo. Il locale è intimo, piccolo, curato. Pochi tavoli a sedere, ma qui puoi passare e prendere anche il take away dalla finestrella. Per iniziare ci sono delle piccole entrée per ingannare l’attesa: dai falafel al primosale fritto, passando per la pappa al pomodoro. Noi abbiamo preso i nuggets, bocconcini di pollo marinati allo zenzero con una panatura rustica e croccante, accompagnati da una salsa thai meravigliosa.

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Il motivo per cui si viene da Zibo, però, sono i ravioli. Io li amo tantissimo e ti ho già raccontato come sono da Brambilla o da Sabbioneda, e anche i miei dim sum preferiti. Qui sono fatti rigorosamente a mano, hanno una particolarità, oltre al fatto di essere buonissimi: contengono al proprio interno quello che siamo abituati a vedere come condimento per i nostri piatti di pasta. E allora troveremo i ravioli alla carbonara, con il ripieno di fonduta di cacio e pepe, la pasta con i tuorli d’uovo e il condimento a base di pepe e guanciale. Quelli alla amatriciana, ripieni di salsa all’amatriciana, con la pasta di semola di grano duro, serviti con pancetta croccante. I gyoza alla milanese, fatti alla giapponese, ma ripieni di ossobuco e con una salsa di zafferano e midollo.

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Sono meravigliosi. Piccoli bocconcini da mangiare in un sol boccone, per sentire tutti i gusti e i sapori, perfettamente equilibrati, sciogliersi ed esplodere in bocca. I miei preferiti, senza dubbio, sono quelli alla carbonara. Ma anche quelli all’amatriciana ci hanno fatto impazzire. Consiglio di iniziare con questi due grandi classici prima di provare i particolari gyoza, che meritano sicuramente di essere assaggiati a una seconda visita di Zibo.

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L’unico “difetto”? Ne vorresti cinque piatti! I ravioli sono chiusi a mano uno ad uno, e si vede e si sente. Una porzione contiene circa 8-10 ravioli, e costa 9€. Un prezzo che penso giusto per la materia prima utilizzata e il lavoro che vi sta dietro. Gli sfizi si aggirano attorno ai 6-7€ e ci sono anche dei bellissimi sandwiches (pastrami, salmone, porchetta e vegetariano). Non vedo l’ora di tornare da Zibo a provare i ravioli con le sarde e quelli al pesto, due scrigni che sono sicura racchiudono, come ho già detto, una esplosione di gusto unica. E ovviamente anche i panini!

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Zibo Cuochi Itineranti – Campo Base – MENU’
via Caminadella, 21
Tel.: 0235999463
Mar/Sab 12.30-15 19-22