La notizia dell’apertura a Milano di Felice a Testaccio in via del Torchio è stata forse la più chiacchierata e attesa dell’ultimo periodo, il ristorante di fatto si è annunciato da solo. In realtà la mia pasta alla carbonara preferita viene cucinata a casa mia, senza rischi di uovo strapazzato, panna e via dicendo, un miracolo che deriva dalla permanenza a Roma di mio padre per lavoro quando ero piccola – e nonostante il mio massimo interesse all’epoca fossero i pony a Villa Borghese, il cibo che mangiavo a Roma me lo ricordo come fosse ieri. Impossibile quindi non andare il prima possibile.
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Onestamente non so come si presenti il locale romano, quello a Milano è elegante, con il giusto spazio tra i tavoli nella cornice delle mura di antico circo del 200 – romano per l’appunto. Elegante è anche la tavola, apparecchiarla forse è diventata una pratica desueta specie tra le nuove aperture a Milano, ma sono riusciti a dare ancora più risalto all’elegante modernità del ristorante romano, tra tovagliati e doppia forchetta (di nuovo, qualcosa di cui non si ha più memoria). Però bella così.
E non c’è il coperto, compensato in realtà dal cestino del pane a 3€ portato in automatico – che poi io non tocco il pane quando mangio la pasta, ma sono sottigliezze. Il servizio è attento, veloce e gentile, solo la scelta dei vini al calice è scarna, con solo un primitivo come rosso e un frascati come bianco, entrambi a 6€ al calice. Il cibo? Pasta ovviamente, carbonara per me e gricia per il mio ragazzo, entrambi i piatti ci hanno lasciati entusiasti. Fine. Cioè quando una pasta è buona è buona (e come saprete noi l’amiamo e vi consigliamo dove mangiare pasta a Milano), non dobbiamo stare sempre a raccontarcela: se le aspettative erano alte, quello che ci è arrivato era totalmente in linea. Alla faccia del mio “non mangio il pane con la pasta” infatti, talmente buono da fare scarpette su scarpette.
Da non grande mangiatrice di formaggio però ero basita, se non indignata, per la mancata ordinazione della cacio e pepe da parte del mio ragazzo. Quindi l’ho praticamente costretto a prendere la mezza porzione di pasta per godere dell’effetto ipnotico della mantecazione al tavolo, oltre al fatto che non provare la cacio e pepe di Felice a Testaccio è praticamente immorale. Il fascino del piatto che arriva è innegabile, e non potendo essere io la critica adatta, la palla è balzata al mio ragazzo a cui è piaciuta molto, anche se a mettere zizzania si è sentito di dire che la sua preferenza potrebbe andare alla cacio e pepe di Cacio & Pepe (per la carbonara il mio voto va a Felice a Testaccio ad occhi chiusi).
La possibilità della mezza porzione è comoda anche se non economica dal momento che alla metà del prezzo della pietanza intera dovrete aggiungere 2€, naturalmente se avete una dipendenza da carboidrati – ragionevolissima – e sentite l’esigenza di assaggiare tutto – come minimo – è una buona soluzione. Le porzioni sono giuste e senza particolari eccessi di abbondanza, ma il conto è corretto, adeguato al ristorante di Felice a Testaccio che è stato aperto a Milano (55€ in totale aggiungendo a quanto preso solo l’acqua e un amaro).
Non vedete l’ora di andarci? Fate bene, e dovrete ricordarvi di prenotare, io avevo riservato il mio tavolo per un mercoledì sera con largo anticipo. Però merita davvero organizzarsi prima, sia che vogliate mangiare carbonara, gricia, cacio e pepe o qualsiasi altra pietanza, almeno una cena da Felice a Testaccio a Milano è decisamente da fare.
Felice a Testaccio
sito ufficiale
via del Torchio, 4
mar/ven 19.30-24
sab/dom 12.30-15.30 e19.30-24