Arriva il Natale e con lui l’ansia di cosa bere per accompagnare gli interminabili banchetti delle feste. Tra gli amanti del vino c’è chi corre a caccia della bottiglia dall’ottimo rapporto qualità prezzo da tenere stretta vicino alla propria postazione e da condividere con pochi privilegiati. Tutto pur di non bere il vino della nonna o della zia. Chi, invece riesce a concedersi una cenetta intima, magari approfitta del Natale come occasione per aprire una bottiglia speciale. Infine c’è chi è alle prime armi con Bacco, oppure è assalito dall’ansia di trovare la bottiglia da portare per far bella figura. Per chiunque si sia riconosciuto in una di queste situazioni, 10 bottiglie di vino per Natale selezionate per voi. Per ognuna abbiamo indicato gli abbinamenti più adatti e la temperatura di servizio. Buona bevuta e buone feste!
10 BOTTIGLIE DI VINO PER NATALE
VINO PER NATALE: BOLLICINE
“TERZAVIA” SPUMANTE METODO CLASSICO BRUT NATURE – Marco De Bartoli
Facciamo un tuffo in Sicilia, per le vie assolate del marsalese, dove gli alberi da frutto si alternano alle viti, il mare alle saline. Una terra ricca di storia che negli ultimi anni ha visto nascere moltissime cantine che hanno valorizzato e dato voce al territorio. È qui che sorge l’azienda Marco De Bartoli, il cui omonimo fondatore è conosciuto nel mondo del vino come colui che ha riscattato il nome del marsala riscoprendone il vecchio metodo produttivo e facendone un vino tra i più premiati: il “Vecchio Samperi“. Tra i vitigni con cui si produce il marsala c’è anche il grillo, uva autoctona siciliana, che Marco e i suoi figli, amanti della sperimentazione, producono anche in versione secca (“Grappoli del Grillo”) e con il metodo classico (“Terzavia”).
Se siete alla ricerca di una bolla di tutto rispetto con la quale aprire le danze delle vostre feste, il Terzavia potrebbe essere un’ottima scelta. Una di quelle bottiglie di vino per Natale che vi farà fare un figurone e bere un gran bene. Prodotta con metodo classico, affina per ben 18 mesi in bottiglia sui propri lieviti. Un naso che profuma di Sicilia con le sue note agrumate, minerali, di macchia mediterranea. La sapidità del mare si percepisce anche in bocca, per un sorso di carattere e persistenza.
Abbinamento: perfetto con antipasti base di pesce crudo o crostacei o con una bella tartare di tonno – Temperatura di servizio: 8-10° – Prezzo: 25-30€ – Dove trovarlo: Tannico.
ALDO – Aldo Cobelli
Andiamo in Trentino, a Sorni di Lavis, alle pendici del Monte Corona. Affacciata sulla Piana Rotaliana sorge l’azienda Eredi di Cobelli Aldo, sapientemente gestita dai tre fratelli Cobelli con le loro meravigliose famiglie. Custodi di una tradizione familiare che ha radici nell’800, Devis, Tiziano e Ivano hanno ristrutturato il Maso di famiglia per ricavarne una cantina elegante, che profuma di storia e un agriturismo le cui stanze ricordano le baite di montagna. Se volete assaggiare tutti loro vini, qui sarete accolti da calore e simpatia contagiosa e vi assicuro che sarà difficile andarsene.
Abbiamo scelto il loro “Aldo” tra le bottiglie di vino per Natale. Una bolla di livello adatta ai palati più allenati, consigliata a chi ama i vini secchi e minerali (dritti e verticali come si dice in gergo). Ottenuto da uve 100% chardonnay coltivate su un territorio gessoso (come quelli della Champagne), dopo essere stato messo in bottiglia riposa a contatto con i lieviti per ben 50 mesi (di solito sono 12, 24 o al massimo 36). Il gesso del terreno conferisce al vino una spiccata mineralità sia al naso che in bocca, mentre i lieviti aggiungono note di crosta di pane appena sfornato. Condivisa con le persone giuste farete un figurone.

Abbinamento: pensando alle tavole natalizie, è perfetto con un bel crudo di pesce o antipasti a base di pesce o verdure. Ottimo anche con una frittura o con il pesce di lago – Temperatura di servizio: 8-10°- Prezzo: 30-40€ – Dove trovarlo: La Sala del Vino.
VINI BIANCHI
SANTA LUSA – Ancarani
Non è tra i vitigni più noti, ma l’albana di Romagna è stato il primo vino bianco DOCG d’Italia. È uno dei vitigni più rappresentativi dell’Emilia Romagna e la zona di produzione si estende tra le province di Bologna, Forlì-Cesena e Ravenna. Molto amato nell’antichità, negli ultimi anni sta scoprendo una nuova primavera grazie anche alla produzione di un vino secco, che va ad aggiungersi alla più nota versione passita. Infatti, grazie all’elevato accumulo di zuccheri, all’acidità e ai tannini (presenti sulla buccia dell’albana in quantità superiore ad altri vitigni a bacca bianca), l’albana si presta a diverse tipologie di vinificazione e ha ottime capacità di invecchiamento.
Noi vi consigliamo la versione secca della cantina Ancarani, il “Santa Lusa”. Quattro giorni di macerazione sulle bucce gli conferiscono un bellissimo colore dorato. Al naso sprigiona profumi di frutta gialla matura (pesca e albicocca), floreali e sul finale di miele. L’assaggio è morbido e rotondo, ma bilanciato da una buona sapidità e da un tannino lievemente accennato.
Abbinamento: l’abbinamento perfetto per il periodo di feste è con uno dei piatti della tradizione regionale, la pasta ripiena in brodo, che spesso troviamo nei menù natalizi di molte case italiane. Altri abbinamenti consigliati sono primi con sughi di verdure, carni bianche in umido o pesce alla griglia – Temperatura di servizio: 8-10° – Prezzo: 18-20€ – Dove trovarlo: Tannico.
COLLI TORTONESI DOC “SAN LETO” – Daniele Ricci
Spostiamoci in Piemonte e più precisamente tra i Colli Tortonesi, in provincia di Alessandria, a Costa Vescovato. Qui Daniele Ricci, ex casellante, è diventato uno dei punti di riferimento del timorasso, un vitigno autoctono abbandonato in passato perchè difficile da coltivare e riscoperto solo negli anni ’90. E meno male, diciamo noi. Il terreno adatto di queste zone e l’estrema dedizione di Daniele, che segue personalmente la sua vigna trattandola nel rispetto della natura, creano il connubio perfetto per dei vini strepitosi.
“San Leto”, ottenuto da una vecchia vigna, è la massima espressione del timorasso. Un vino dal colore dorato con dei profumi spiazzanti: da una parte minerali, quasi di pietra focaia (in gergo tecnico di idrocarburo) e dall’altra dolci, di frutta gialla matura. Profumi che ricordano vini alsaziani. L’assaggio è quasi polposo, con piacevoli note saline e balsamiche. Questa è la nostra scelta per le bottiglie di vino per Natale, ma se il vitigno è di vostro gusto, Daniele lo produce anche in versione macerata e in anfora, assolutamente da provare.

Abbinamento: perfetto con risotti, piatti a base di carni bianche anche in umido, formaggi freschi e stagionati e magari qualche erborinato non troppo “strong” – Temperatura di servizio: 10-12° – Prezzo: 25-30€ – Dove trovarlo: La Sala del Vino, Vinoir, e/n enotecanaturale.
RIESLING GRAND CRU VORBOURG – Pierre Frick
Spostandoci all’estero, non può mancare un vino per Natale francese. Per la precisione andiamo in Alsazia, regione famosa per la produzione di vino, dove si producono, tra gli altri, ottimi riesling. Abbiamo scelto il Grand Cru Vorbourg di Pierre Frick, un pioniere dell’agricoltura biologica prima, e biodinamica poi. Il riesling il Grand Cru Vorbourg è prodotto con uve provenienti dall’omonima vigna. I primi profumi che sprigiona sono quelli minerali, di pietra, tipici del vitigno. A questi si aggiungono note di scorza di agrumi e fiori bianchi. In bocca la mineralità permane, accompagnata da freschezza e struttura.
Abbinamento: perfetto con una bella zuppa di pesce o carni e pesce in umido – Temperatura di servizio: 8-10° – Prezzo: 35-40€ – Dove trovarlo: Vinoir.
VINI ROSSI
BAROLO – Cascina Fontana
Una delle più gettonate bottiglie di vino per Natale è sicuramente un buon barolo. Andiamo quindi nel favoloso mondo delle Langhe con il Barolo di Cascina Fontana, sita a Perno, frazione di Monforte d’Alba. Qui Mario, il proprietario, coltiva i tre vitigni tipici di queste zone: Dolcetto, Barbera e Nebbiolo. I suoi sono vini tradizionali, ma non per questo immutati. Seguono e rispettano la natura e le tradizioni, del luogo e della famiglia, cercando ogni anno di migliorarsi.
Il Barolo di Cascina Fontana è prodotto dall’assemblaggio di tre vini base ottenuti da tre vigne diverse (cru), ognuna delle quali contribuisce con particolari caratteristiche al risultato finale: un vino dotato di grande personalità. Il naso è profondo e austero, ha bisogno di tempo per aprirsi e rivelare tutti i suoi profumi balsamici, ma anche di liquirizia e rosa (tipici del barolo). In bocca è elegante e delicato, con un tannico ben levigato e una nota sapida sul finale. Il barolo è un vino che va aspettato, ha bisogno di tempo sia in bottiglia che nel bicchiere per esprimersi al meglio. Per questo il mio consiglio è di non berlo tanto giovane. Preferite un’annata con qualche anno sulle spalle e divertitevi, mentre lo degustate, a lasciarlo nel bicchiere per un po’ e a sentire come evolvono i profumi.

Abbinamento: perfetto con qualsiasi piatto di carne elaborato, come quelli che abbondano sulle tavole natalizie: un brasato al Barolo, ma anche arrosti o carni ripiene – Temperatura di servizio: 16-18° – Prezzo: 60-80€ – Dove trovarlo: Tannico.
BARBACARLO – Lino maga
Lino Maga è parte della storia dell’Oltrepò. Un vignaiolo che tra gli anni Ottanta e Novanta, quelli della moda dei vitigni internazionali e del monopolio dell’agricoltura intensiva, ha sempre difeso e portato avanti l’idea di vino come prodotto semplice, figlio dell’uva e della natura. Pur dovendo combattere molte battaglie, per più di ottant’anni Lino è rimasto fedele ai suoi ideali e il suo Barbacarlo ne è la migliore espressione. Un vino che prende il nome dalla collina dove sorge la vigna di circa 4 ettari.
Tre sono i vitigni autoctoni che lo compongono: croatina, uva rara e ughetta. Se cercate un vino sempre uguale ogni anno, il Barbacarlo non fa per voi. Questo è un vino che segue la natura, diverso ogni anno e da cui è affascinante lasciarsi stupire.
Abbinamento: perfetto con una pasta ripiena a base di carne o con qualsiasi piatto di carne elaborato (brasato, stufato o anche frattaglie). In alternativa come aperitivo con un classico pane e salame – Temperatura di servizio: 18-20° – Prezzo: 45-65€ – Dove trovarlo: Tannico.
DOLCEACQUA DOC – Testalonga
La Liguria non è solo vermentino. Al confine con la Francia, in provincia di Imperia, c’è una piccola chicca da scoprire: la DOC Rossese di Dolceacqua. Tra i produttori c’è Antonio Perrino detto “Nino”, uno dei primi a coltivare il rossese negli anni ’60. La sua vigna piccolissima produce circa duemila bottiglie l’anno. Le viti hanno più di 50 anni e vengono coltivate ad alberello (ebbene si, non solo nelle isole si usa questo metodo di allevamento) sui terrazzamenti liguri.
Dalle uve di queste viti storiche nasce il rossese di Nino, fatto prevalentemente a mano dalla raccolta fino in cantina, dove viene pigiato rigorosamente con i piedi. Non c’è chimica e i lieviti sono indigeni. Se volete provare una chicca non dovete perdervelo. Il naso è speziato, profuma di macchia mediterranea, olive e, sul finale, di pepe. Una pepatura che possiamo ritrovare anche in bocca ad accompagnare un sorso scattante e fresco.
Abbinamento: un vino per Natale adatto a piatti a base di pesto, come da tradizione, e carni arrosto. Ci viene in mente anche il coniglio alla cacciatora –Temperatura: 16-18°, ma anche qualche grado in meno non guasta – Prezzo: 25-30€ – Dove trovarlo: Sala del Vino, La Sala Bistrot.
FARO DOC 13 – Soprano Di Sindaro
Immaginate di respirare a pieni polmoni affacciati su una terrazza con vista mozzafiato sulle Eolie. Eccoci catapultati in Sicilia, precisamente a Rodia, in provincia di Messina. Qui sorge l’azienda Soprano di Sindaro, piccola realtà a conduzione familiare di cui mi sono subito innamorata per la gentilezza e l’ospitalità, elegante e mai invadente.
Siamo nella zona di produzione del Faro DOC, il cui nome deriva da una popolazione greca, i Pharii, che qui si stabilirono coltivando la vite e il baco da seta. Il vigneto dell’azienda è uno dei più piccoli della denominazione, il numero 13, da cui deriva il nome del loro vino, 13 Faro DOC. Prodotto per la maggior parte con vitigni autoctoni (Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio, Nero d’Avola, Nocera, Sangiovese), ha dei profumi elegantissimi e mutevoli. Si percepiscono la frutta rossa matura, ma anche note floreali, il cioccolato e il caffè. Il sorso spicca per acidità e sapidità, una marcata nota iodata data dalla stretta vicinanza del mare.
Abbinamento: possiamo abbinare il 13 Faro DOC con un primo con ragù di selvaggina o più classicamente con secondi a base di carne, anche dai sapori forti come cinghiale o agnello – Temperatura di servizio: 14-16° – Prezzo: 20-25€ – Dove trovarlo: contattare direttamente la cantina che spedisce in tutta Italia.
VINO PER NATALE: VINI DOLCI
“SOL” MOSCATO PASSITO – Ezio Cerruti
Concludiamo questi suggerimenti di bottiglie di vino per Natale con un vino dolce. Secondo le regole dell’abbinamento vino-cibo il dolce chiama dolce. Cosa c’è di meglio quindi di un moscato per mettere d’accordo team panettone e team pandoro? Andiamo a Castiglione Tinella, nel cuore della zona del moscato d’Asti. Qui sorge l’azienda di Ezio Cerruti, che per anni si è focalizzato sulla produzione di moscato passito, il “Sol”.
Per produrlo le uve vengono lasciate appassire per due mesi in vigna per poi essere raccolte manualmente. In cantina, come in vigna, l’intervento dell’uomo è ridotto al minimo nel rispetto della natura. Il risultato è un vino passito estremamente bevibile, sapientemente bilanciato tra dolcezza e freschezza. Di un bel colore giallo quasi ambrato, ha profumi che ricordano il miele, la frutta candita e le erbe aromatiche. In bocca è morbido ed elegante, equilibrato da buona acidità.
Abbinamento: perfetto con i dolci delle feste come il panettone, ma da provare anche con formaggi erborinati – Temperatura di servizio: 10-12° – Prezzo: 30-40€ – Dove trovarlo: Vinoir.
Vi abbiamo indicato le enoteche con un listino on line, ma sicuramente potrete trovare questi vini anche in altre enoteche a Milano.
Speriamo che la nostra selezione di bottiglie di vino per Natale vi sia piaciuta! Nella sezione enoteche del blog trovate tantissime enoteche a Milano dove comprare ottimo vino. Per accompagnare le vostre bevute dei giorni di festa, date un’occhiata all’articolo sulle botteghe a Milano per scovare prelibatezze e, ovviamente, a quello sul panettone a Milano.