Perché donare il sangue a Milano? Perché è il volontariato più semplice, diretto, di immediato impatto e appagante che possiate fare. Tramite la donazione state letteralmente salvando una vita: un ragazzo caduto in motorino, una donna con un parto complicato, una signora anziana che si anemizza in medicina interna, un bambino sardo talassemico… potrei andare avanti per venti minuti. Esistono le protesi di ginocchio, di valvola cardiaca, di cristallino: non di sangue. Il sangue sintetico non funziona. Ecco quindi come donare il sangue a Milano.

PERCHÈ NON TUTTI DECIDONO DI DONARE IL SANGUE A MILANO?

Questa è una domanda alla quale io, da donatrice, non riesco a trovare risposta. E provando a fare un po’ di chiarezza e raccontando la mia esperienza, spero di riuscire a convincere il maggior numero possibile di persone a donare il sangue.

Donare non fa male, al massimo pizzica: fare i buchi alle orecchie è molto più doloroso. Donare non vi rende uno straccio per il resto della giornata, e anche se lo facesse, quanto valgono due (tre o quattro se siete uomini) vostre giornate in cui vi sentite un po’ più debilitati all’anno rispetto al valore di una vita? Questo è il nocciolo della questione. Non sarebbe un gesto nobile se non avesse un prezzo, ma il prezzo non è nemmeno lontanamente equiparabile alle conseguenze del gesto stesso; altra regola fondamentale del volontariato.

La prima volta che sono andata a donare, appena diciottenne, ho dormito tutto il pomeriggio e pranzato due volte. L’ultima volta, non appena uscita sono andata a studiare in biblioteca, e dopo la biblioteca direttamente in palestra (chiedo umilmente perdono se mai qualcuno del centro trasfusionale del Policlinico stesse leggendo, lo so che non si fa). Mi sembra di sentire le risposte:

  • “Non posso prendermi permessi a lavoro”: a fine donazione viene rilasciato un certificato e sarete intoccabili.
  • Non ho tempo”: sono solo due (quattro per l’uomo) mattine all’anno.
  • “Dura troppo tempo”: se prenotate, in un’ora sarete fuori (prenotate!). Il centro apre alle 7.30 dal lunedì al venerdì, si dona fino alle 14, anche dalle 16.30 alle 19 il giovedì.

I VANTAGGI – OLTRE AL GESTO – DI UNA DONAZIONE DI SANGUE

Andando a donare il sangue a Milano riceverete tutta una serie di esami e che vi costerebbero molto al CDI e che vi permetteranno di tenere monitorato il vostro stato di salute. Oltre ai comuni esami emocromo, funzionalità epatica, funzionalità renale, trigliceridi colesterolo e compagnia bella, la donazione è un’occasione per avere tutti insieme test HIV, epatite B, sifilide, epatite C. Sono 14 esami e, nel caso ci fosse bisogno, è possibile anche usufruire di visite specialistiche presso gli ambulatori.

Inciso: se proprio donare non fosse nelle vostre corde, fate un test sulle malattie sessualmente trasmissibili: è gratis,in via Pace 9, senza bisogno di prenotare. Oltre alle infezioni identificabili tramite prelievo di sangue è possibile fare i tamponi per clamidia, gonorrea e via dicendo. E vi consiglio di cuore di chiedere al vostro partner di farli.

Per un meccanismo di psicologia della salute, inoltre, donare proattivamente vi spinge a essere più responsabile nei confronti della vostra salute. Tutto lo storico dei vostri esami è disponibile sul vostro fascicolo sanitario elettronico (tutti i vostri esami fatti tramite Sistema Sanitario Nazionale, in realtà), ed ecco il colesterolo post Erasmus scattare in cima alla classifica dello storico peggiore!

CHI PUÒ DONARE IL SANGUE? I REQUISITI

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Chi può donare il sangue a Milano? – © Policlinico

Prima regola: pesare almeno 50 kg. E se seguite questo blog, dovreste avere come noi la passione per il mangiare bene e partire quindi con la prima caratteristica smarcata.

Seconda regola: fare una colazione leggera. Fare colazione con il te mi fa sentire più vecchia di quanto mi senta quando passo davanti a un liceo, ma il latte non si può bere la mattina della donazione. Io risolvo usando il latte scremato con i cereali. Niente crema, niente che sia grasso. Carboidrati sì, marmellata poca.

La pressione deve essere nella norma, così come il polso, l’emoglobina sopra 12.5 per le donne e 13.5 per gli uomini. La prima prova per l’emoglobina viene fatta su un polpastrello: nel caso in cui risultasse alla prova del polpastrello inferiore al limite viene fatto un piccolo prelievo di sangue dal braccio, non quello dal quale donerai, per ottenere un test più sensibile.

Ci sono poi dei criteri di sospensione, alcuni di semplice interpretazione, altri meno, tipo non aver soggiornato in Gran Bretagna per più di sei mesi dal 1980 al 1996.

Quelli di più immediata comprensione sono: niente piercing o tatuaggi negli ultimi 4 mesi (serve per escludere alcune infezioni come epatite C e B) non aver preso aspirine negli ultimi giorni, non avere il ciclo in quel momento.

La lista continua con: non avere avuto malattie recentemente o aver assunto farmaci recentemente, non essere stati, soprattutto d’estate, in alcune province italiane nelle quali è presente l’infezione da West Nile, non aver assunto droghe leggere da 1 mese, alcuni vaccini da 1 mese. Lista completa qui.

QUINDI, COME DONARE IL SANGUE A MILANO?

DOVE DONARE IL SANGUE A MILANO

Io dono al Policlinico, ma a Milano si può donare – chiaramente – in molti altri posti: all’Istituto dei Tumori, per esempio, e nei centri Avis. Qui trovate una lista per considerare il posto più comodo per voi.

Al Policlinico si dona al padiglione Marangoni, qui una mappa per capirlo. Io sono riuscita a perdermi per raggiungere il padiglione, nonostante già seguissi lezioni lì da sei mesi. Poi il Policlinico ha capito che la gente si perde ed ecco tutte le mappine su Google!

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Il padiglione del Policlinico – © Policlinico

COME PRENOTARE E COSA ASPETTARSI DALLA DONAZIONE

Consiglio vivamente la prenotazione, che può essere fatta telefonicamente (0255034306 / 0255034307) o tramite app (DonaMi).

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Il giorno della donazione – © Policlinico

Prima di entrare nel padiglione bisogna registrarsi e fare la prova dell’emoglobina in un piccolo prefabbricato davanti. Portate la tessera sanitaria. Vi offriranno dell’acqua che vi consiglio caldamente di bere. Hanno recentemente informatizzato il sistema di accettazione: qualora si abbia prenotato la donazione, è sufficiente scannerizzare la propria tessera sanitaria all’ingresso e dopo pochi minuti si viene automaticamente chiamati per la prova dell’emoglobina.

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L’accettazione – © Maria Paola Anolli
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Donare il sangue a Milano – © Maria Paola Anolli

Successivamente farete la visita con il medico: peso, altezza, questionario sui criteri di esclusione, polso e pressione, auscultazione di cuore e polmoni. Da quest’anno è presente un programma che prevede annualmente la misura di alcuni parametri aggiuntivi – come la circonferenza addominale – che, uniti ad altri indicatori, permettono di delineare un quadro riguardo al potenziale rischio individuale cardiovascolare e metabolico, allo scopo di identificare eventuali anomalie ed adoperarsi per correggerle nel caso ve ne fosse riscontro.

Altra sala d’attesa, di nuovo acqua, che di nuovo vi consiglio di bere. Quando finalmente vi chiameranno, vi stenderete su un letto e inizierete a donare, di solito nel braccio opposto a quello con cui scrivete. Dura circa 10 minuti, dipende un po’ da quanto veloce esce ed è per questo che dovreste bere. Vi verrà chiesto nome cognome e data di nascita, più o meno otto volte da questo momento in poi, serve per capire se state svenendo. “Ommioddio si sviene”. Si, può succedere e a me d’estate una volta è successo. Non preoccupatevi! Non è niente: semplicemente aprirete gli occhi e sembrerà una scena di E.R con tutti medici e infermieri a creare un cerchio per guardarvi. Due dei quindici minuti di celebrità che vi spettano per aver compiuto un gesto bellissimo.

Alla fine starete distesi dieci minuti in più e berrete un po’ di più. Io sono stata fortunata e sono svenuta una sola volta e a fine donazione, quindi non è nemmeno andato sprecato il mio sangue.

L’ambiente durante la donazione è incredibilmente accogliente, non ho mai visto così tante persone sorridenti tutte insieme, soprattutto in camice. Fine donazione, vi offriranno da bere, questa volta, oltre al solito acqua o te, anche un succo. Ancora una volta vi consiglio di berlo.

Dopo aver atteso dieci minuti da seduto potrete recarvi con il vostro buono a un punto ristoro dove mangiare. Perché si, vi si apre una voragine nello stomaco! Lascio a questo punto al lettore ogni congettura riguardo la vicinanza strategica tra il posto dove dono e Pizza Am. Il punto ristoro chiaramente non è un bistrot, non sarete obbligati a mangiare – anche se io ho un rapporto al limite del morboso con quella torta alla crema – ma vi consiglio di prendere un caffè e una, meglio due, bottigliette d’acqua prima di andare. Io mi porto la borraccia da riempire più volte, perché sento la voce di Greta Thunberg che mi sgrida quando prendo le bottigliette di plastica.

LA DONAZIONE DEL MIDOLLO

Al centro donazioni del Policlinico è possibile inoltre avviare la procedura di registrazione per diventare donatori di midollo.

“Questo fa male però”. State tranquilli: non è più la donazione di una volta! 8 donazioni di midollo su 10 oggi vengono fatte tramite prelievo di sangue periferico, esattamente come una donazione di sangue! Semplicemente vengono somministrati nei cinque giorni precedenti alla donazione alcuni fattori di crescita che servono per far “uscire” le cellule dal midollo e farle riversare nel sangue, così da poterle prelevare direttamente da lì. Oltretutto il sangue prelevato in questo modo viene “filtrato” dalle cellule che servono per il midollo e poi reimmesso in circolo tramite l’altro braccio. Non vi tolgono quindi neanche il sangue. Poi esiste la donazione classica dalle ossa del bacino, ma non fa male, ve la fanno l’anestesia eh! È sicuramente un po’ più complessa e si è tenuti sotto controllo per 24/48 ore, ma ripeto, 8 volte su 10 oggi si fa con il prelievo.

“Ogni giorno, in Italia, migliaia di persone sopravvivono grazie a un gesto così semplice ma così importante. Non indugiamo, perché “certe cose” non accadono solo agli altri. Gli “altri” siamo anche noi” (Don Antonio Sciortino) – ora che sapete come donare il sangue a Milano, speriamo vi siate tolti gli ultimi dubbi e vi sia venuta voglia di farlo.

Se volete fare del bene, date un’occhiata anche alla sezione sulla sostenibilità a Milano.