Ammetto che mi sono dovuta interrompere spesso mentre scrivevo questo articolo – diventava tutto troppo eccitante. Poi ho pensato che ammetterlo sarebbe stata l’intro perfetta per un pezzo che parla di quanto sia spontanea, intima, e normale la masturbazione femminile. Se anni fa mi avessero detto che un giorno avrei scritto di questo tema, mi sarebbe sembrato assurdo. Ma mentre il tempo scorreva e lo sguardo della società su sesso e piacere cercava di abbattere inutili tabù, io facevo lo stesso con i miei bias, le mie vergogne, le mie paure. Godendomi ogni singolo passo del percorso.
Se vi masturbate e ne parlate, se vi masturbate e non ne parlate, ma anche se non vi masturbate affatto, questo articolo è per voi. Per chiunque voglia vivere il piacere in modo libero, e forse un po’ di più per le donne. Perché nel mondo in cui siamo oggi possiamo iniziare a dichiararlo finalmente ad alta voce. Anche se non ce lo hanno insegnato, ma abbiamo dovuto impararlo da sole. E quindi eccoci qui, in questa conversazione che non è ancora, e forse non sarà mai, troppo satura, a dare il nostro contributo con una serie di spunti per vivere la masturbazione femminile al meglio.
MASTURBAZIONE FEMMINILE E PIACERE
Ho scoperto la masturbazione da bambina, come tutti immagino. Peluches e braccioli del divano erano fantastici. Doccini e getti d’acqua invece già non facevano per me. Credo di essermi masturbata con entusiasmo per alcuni anni, ignara di ciò che stessi facendo ma sicuramente consapevole che era meglio che i miei genitori non ne sapessero nulla.
Quel primo approccio con la sessualità mi fa ancora sorridere, e allo stesso tempo arrossire. Ero disinibita in un modo che poi ho dovuto riconquistare. Mi piaceva masturbarmi, e ancora non mi faceva sentire in colpa. Mi chiedo spesso a che punto della mia infanzia io abbia assimilato quell’idea tutta sbagliata che non andasse fatto. Idea che da scardinare è stata tutt’altro che semplice.
Avanti un po’ di anni e il rapporto con la mia sessualità è diventato ben più complicato. Non ho vissuto bene il sesso, e quindi neanche la masturbazione, per molti dei miei anni da adolescente e ragazza. Iper insicura del mio corpo e dei miei desideri, il piacere mi è spesso sembrato qualcosa che non potevo gestire e con cui la mia ferrea morale non riusciva a fare i conti. Poi sono cresciuta, per fortuna, e riscoprire tutto in modo totalmente nuovo è stato uno dei piaceri inaspettati della vita adulta e una cosa che ancora non smette di stupirmi.

Di sesso e masturbazione parlo spesso con le persone che mi stanno vicino. In un modo così onesto che a volte dimentico che non è sempre stato normale parlarne in questo modo, così come non è sempre stato normale per le donne dedicarsi al proprio piacere con totale libertà (e forse non lo è ancora). Non sono un’esperta di sessualità, né c’è molto da insegnare sulla masturbazione, che è una cosa così soggettiva e intima. Questo articolo è più che altro un raccolta di spunti, sperando che qualcosa possa tornare utile a qualcuno. Solitamente parlo di tutto ciò ben lontana dai giudizi di uno schermo. Oggi in quello schermo ci entro, e faccio un po’ fatica, quindi siate clementi.
PER ECCITARSI
A volte mi basta ricordare come si muovevano le sue mani quella sera sul divano grigio di casa mia, o ripercorrere con la mente una fantasia vivida che ancora non ho avuto l’occasione di mettere in pratica. Qualche immagine in testa, e sono pronta. Altre volte invece, un aiuto esterno è ben accetto – per entrare nel mood giusto, per eccitarmi quanto e come mi piace, e per bagnarmi dove serve, perché serve. Che vi stiate per masturbare in cinque minuti per pura noia, o che vi accingiate a dedicare al vostro piacere una mezz’oretta particolare, qui vi raccolgo efficaci punti di partenza. Tutti provati e approvati.
DA GUARDARE: Viva il Porno Femminista
Se consumate o avete mai consumato contenuti porno, saprete bene che il porno classico è esclusivamente focalizzato sul piacere maschile. Motivo per cui, pur riconoscendone il potere eccitante, noi donne ne siamo spesso disturbate. Nel porno commerciale di cui l’internet trabocca, le persone con vagina sono sempre e solo ritratte come oggetto del desiderio, e mai come soggetto desiderante. Non mostrano la volontà di cercare il piacere per sé stesse, e spesso neanche il consenso all’atto sessuale.
Per fortuna però, c’è il porno femminista. Nato proprio per rompere i canoni dell’industria pornografica, è un porno che mostra finalmente il punto di vista femminile sul piacere. Qui il piacere femminile importa tanto quanto quello maschile, se non di più.

Quello che mi piace del porno femminista è la voglia di mostrare le cose come stanno, raccontando le relazioni sessuali reali. Non ci sono corpi uguali e perfetti, ma al contrario trovano spazio tutti i soggetti sessuali possibili, in tutte le combinazioni possibili: corpi grassi e magri, pelosi oppure no, giovani e vecchi, con la cellulite; corpi di ogni etnia, corpi transgender, corpi con disabilità. Tutti con un loro diritto al piacere, rappresentati con dignità, e senza alcuna feticizzazione.
Anche le scene, le ambientazioni e le storie sono rappresentate con naturalezza, senza finzione, e senza seguire inutili dogmi che affermino cosa è erotico e cosa no. Qualche esempio? Ci sono i momenti-preservativo, c’è la goffaggine di alcuni approcci, ci sono le parole per dirsi cosa piace o cosa no, ci sono gli strusciamenti perché sì, sono parte dell’orgasmo femminile, e soprattutto ci sono le emozioni e la voglia di un sesso che faccia stare bene.
Restano due ultime cose da sapere sul porno femminista, prima di darvi qualche nome. La prima è che lo troverete esteticamente appagante, con una regia attenta ai dettagli e un approccio artistico e professionale. Sono contenuti che riavvicinano il porno all’arte, niente di paragonabile a ciò che trovate su PornHub ma ben più simile ai film erotici degli anni ‘70. La seconda è che è un porno prodotto in maniera etica: i performer sono pagati equamente, rispettati, mai spinti a fare ciò che non vogliono, protetti e consenzienti. Ed essendo prodotto eticamente è anche a pagamento.
ERIKA LUST
La regista svedese Erika Lust, è la regina del porno indie femminista. Ha iniziato a girare film porno per donne nel 2004 aprendo la sua casa di produzione Lust Films, ed è diventata una delle registe più apprezzate in questo campo. Se il porno femminista è tutto quello di cui sopra, molto si deve a lei.
Nei suoi film lo storytelling è molto presente e coinvolgente, e il suo raffinato gusto estetico porta una qualità notevole a ciò che si guarda. Sulle sue piattaforme troverete un po’ di tutto, e potete cercare per categoria, regista o performer.

Ci sono vari siti che potete consultare:
- Lust Cinema: è la piattaforma principale, con tutte le produzioni originali di Erika Lust Films, sia dirette da lei che da altre registe. I suoi film sono sempre una garanzia, con le altre a volte si rischia. Disponibile su abbonamento.
- Else Cinema: seconda piattaforma con film erotici, non porno, per chi cerca un approccio più soft. Disponibile su abbonamento.
- The Store: questo sito raccoglie il meglio degli indie porn movies, sia produzioni originali Lust Films che tante altre produzioni da loro selezionate. Non serve abbonamento e si possono scaricare i film individualmente.
- XConfessions: si tratta di un interessante progetto partecipativo che consiste in una serie di short movies realizzati a partire dalle confessioni anonime delle fantasie sessuali degli utenti. Ci sono singoli film oppure raccolte, ognuna con alcune mini storie all’interno.

Se non sapete da dove partire, vi segnalo alcuni corti:
- “Female Pleasure Circle”, di Erika Lust: inizio con questo perché è un video molto potente, a metà tra documentario e porno, che abbatte lo stigma della masturbazione femminile. Cinque donne ne parlano, e poi si masturbano insieme. Su XConfessions o The Store.
- “Three”, di Erika Lust: serie a puntate ambientata sotto il sole estivo spagnolo, esplora il tema del throuple (relazione tra tre persone) in una storia che intreccia sesso e amore. Su Lust Cinema o The Store.
- “We know you’re watching”, di Erika Lust: breve storia di un threesome tra una coppia di amanti e la loro vicina di casa. Su XConfessions o The Store.
- “The Intern”, di Erika Lust: una ragazza americana alla ricerca della sorella scomparsa a Barcellona, in una storia di risvegli sessuali e scoperta. Su Lust Cinema o The Store.
- “Safe Word”, di Erika Lust: mini serie in cui una giovane regista di teatro si avvicina a pratiche BDSM, in rapporti etero, lesbo, e di gruppo. Su Lust Cinema o The Store.
- “Moist”, di Poppy Sanchez: corto voyeuristico e a luci al neon, ambientato in una sauna di Berlino. Su XConfessions o The Store.
- “Don’t call me a dick”, di Olympe de G: corto che omaggia la bellezza del corpo umano focalizzandosi su tre punti speciali, che già potete immaginare. Su XConfessions o The Store.
LE RAGAZZE DEL PORNO
Le Ragazze del Porno è l’unica realtà italiana che ha cercato di offrire un’alternativa al porno commerciale. Si tratta di un collettivo di dieci registe donne, tra i 25 e 75 anni, unitesi nel 2016 con l’intento di produrre dieci art porn movies d’autore. Ne sono stati realizzati due. “Insight” di Lidia Ravviso, che potete trovare su The Store by Erika Lust (gioco di sguardi tra un uomo e una donna, e dieci minuti di sola masturbazione femminile) e “Queen Kong” di Monica Stambrini, che invece non sono riuscita a trovare online.
DA ASCOLTARE: Audio Erotici
Per me gli audio erotici sono stati la svolta. Niente corpi con cui confrontarsi, niente espressioni estranee, niente scene da guardare… o meglio, è tutto lì, ma te lo puoi immaginare esattamente come vuoi. L’audio segue la tua fantasia e il tuo desiderio, e io la trovo un’esperienza molto più personale rispetto al consumo visivo del porno. Ti vengono dati rumori, voci, e contesti, ma poi sta a te metterli insieme.
DIPSEA
Forse il mio preferito tra tutti gli spunti elencati in questo articolo, Dipsea è un’app di audio erotici dal design bellissimo e dai contenuti molto curati. Ci sono storie di tutti i tipi, sempre piuttosto brevi ma con un forte storytelling. Ogni storia è un mix tra una parte narrata, per dare contesto, e il vero audio della scena di sesso, in cui ascoltare le voci dei protagonisti. Oltre alle storie erotiche potete trovare anche audio erotici che si rivolgono direttamente a voi, con la possibilità di scegliere tra voce maschile o femminile. L’app è gratuita ma i contenuti free sono davvero pochi, e vengono aggiornati non troppo di frequente. Per avere accesso a tutta la libreria ci sono opzioni di abbonamento mensile o annuale. NB: è tutto in inglese.
QUINN
Considerato il YouTube dell’audio erotico, Quinn è un’app che raccoglie audio di tantissimi tipi diversi. Al contrario di Dipsea, qui lo storytelling trova in generale meno spazio, e tanti degli audio sono pillole veloci, con poco contesto e concentrati più che altro sulla parte di climax. Ci sono audio con le voci dei protagonisti, ma anche molti audio con una sola voce rivolta all’ascoltatore, e poi audio dove i “suoni” sono forse la cosa preponderante. L’offerta è vastissima, e forse più adatta per quando si ha poco tempo e si vuole andare dritti al punto. È sicuramente meno rifinito di Dipsea, con audio anche tipici del porno commerciale. Anche questo disponibile su abbonamento. NB: è tutto in inglese.

NINA LOVE
La sfera degli audio erotici in Italia non è ancora davvero sviluppata. L’unica opzione, se faticate con l’inglese, è Nina Love, prima piattaforma italiana di racconti erotici da ascoltare, consultabile da desktop e totalmente gratuita. Fondata da un collettivo di donne tra i 30 e i 45 anni, la piattaforma raccoglie svariate storie erotiche raccontate da voci femminili. Qui, al contrario delle due app citate prima, c’è sempre una voce narrante fuori campo. Sono delle vere e proprie storie raccontate, cosa che può piacere o meno.
PER METTERCI MANO: Sex Toys e Lubrificanti
L’offerta di sex toys è esplosa negli ultimi anni, grazie all’avvento di brand che hanno dato voce all’esigenza di parlare di sesso e masturbazione in modo positivo, rispettoso, e inclusivo. I sex toys a cui siamo abituate oggi combinano funzionalità e design, diventando quasi oggetti da collezione. Sono belli da vedere (cool, oserei dire), con forme eleganti e davvero nulla di volgare, pensati per essere oggetti quotidiani tanto quanto gli altri utensili di casa. Perfetti da soli quanto in coppia, i sex toys si portano inevitabilmente dietro anche il mondo dei lubrificanti, spesso essenziali per l’utilizzo dei toys a penetrazione. Qui vi parliamo di due dei nostri brand preferiti, per l’una e l’altra cosa.

(Y) SPOT
Brand milanese nato nel 2019, (Y) Spot crede che non ci possa essere benessere senza benessere sessuale. Con un approccio al self-pleasure privo di vergogna o giudizio, i ragazzi di (Y) Spot vogliono normalizzare i sex toys portandoli “fuori dal cassetto”. Pensati come oggetti di piacere 2.0, i loro vibratori sono sinuosi, discreti, con colori e nomi deliziosi. Sono pensati per massimizzare il piacere, con forme specifiche per vari tipi di stimolazione, e sono realizzati in silicone medico certificato. La collezione comprende nove toys, e sul sito hanno un quiz molto utile per aiutarti a scegliere quello che fa per te, a seconda di ciò che cerchi. Io negli anni ne ho provati sei, e qui vi riporto due dei miei preferiti.
- Ynes: succhia clitoride a pulsazione, ricrea le sensazioni tipiche del sesso orale. È super carino da tenere in mano, comodo, e funziona sempre. Anzi, è quasi troppo veloce. Pro tip: provatelo sui capezzoli.
- Yasmin: vibratore vaginale asimmetrico, mi piace perché è più smilzo del classico rabbit, e quindi un po’ meno invasivo da usare da sole. La parte più corta stimola le radici interne del clitoride, la parte più lunga tutto il canale vaginale.
Oltre ai vibratori, nello Shop di (Y) Spot troverete integratori, prodotti per il benessere sessuale, e anche una maglietta per chi è davvero Horny for love.

DAFNE
Altra giovane realtà milanese, Dafne è un nuovo brand di prodotti vegani e naturali per il benessere sessuale. Al grido di #YouComeFirst, Giacomo, Lucia e Rodolfo vogliono rivoluzionare il mondo del piacere sessuale, riposizionando il focus su ciò che conta: la libertà di prendersi cura di sé attraverso il proprio piacere, senza vergogna. Tutti i prodotti sono Made in Italy, vegani, riciclabili, e a base di ingredienti naturali come Aloe Vera, calendula e semi di lino. Al momento hanno in collezione un lubrificante classico, uno stimolante e un olio massaggio, in diverse profumazioni. Ecco cosa ho provato:
- Doride: lubrificante naturale a base d’acqua. L’ho trovato molto delicato, inodore (io ho quello neutro, ma c’è anche alla vaniglia!), e ne basta davvero una piccola quantità. Il fatto che sia al 99% naturale mi ha dato molta sicurezza nel provarlo la prima volta.
- Milo: olio per massaggi nutriente. Idratante e antiossidante, ha un buonissimo profumo di talco e una texture oleosa ma non unta. È pensato per generare un certo effetto erotico, ma è molto versatile e adatto anche come olio idratante post doccia.

PER INFORMARSI SULLA MASTURBAZIONE FEMMINILE E SUL PIACERE
Se masturbazione e piacere sessuale sono argomenti che vi interessano, o su cui sentite di poter scoprire di più, magari per abbattere alcuni dei tabù che inevitabilmente ci portiamo tutti dentro, qui ho raccolto alcune idee utili per informarsi.
DA LEGGERE
POST PORNO, di Valentine aka Fluida Wolf – Eris
La storia della nascita del movimento PostPorno, una rivendicazione politica affermatasi negli anni ’90 per legittimare la costruzione di un immaginario sessuale fuori dagli schemi convenzionali in termini di corpi, pratiche, desideri. Decisamente molto più anticonvenzionale del porno femminista. Di Valentine aka Fluida Wolf, traduttrice militante e transfemminista. Lo trovate qui.
SEX WORK IS WORK, di Giulia Zollino – Eris
Un libro per normalizzare il lavoro sessuale, liberandolo dai pregiudizi e dalle polemiche culturali che da sempre si porta dietro. Per guardare al sex work e ai suoi protagonisti abbandonando i luoghi comuni. Di Giulia Zollino, sex worker e sex educator. Lo trovate qui.
CLUB GODO, di Jüne Plã – L’ippocampo
Manuale illustrato di educazione al piacere, per tutti – donne, uomini, gender queer, etero, gay. Illustrazioni dai tratti fini e minimal, ma molto esplicative, e un’intera gamma di suggerimenti per raggiungere l’orgasmo. Ci sono perle del tipo: “La penetrazione è una gran cosa ma alla maggior parte delle persone dotate di un clitoride non provoca l’orgasmo.” Di Jüne Plã, illustratrice. Lo trovate qui.
COME GODO: GUIDA AVVENTUROSA AL PIACERE FEMMINILE, di Lyona Ivanova – Vallardi
Una fenomenologia illustrata e divertente sul piacere femminile, che scardina tabù, luoghi comuni e paure. Vignette ironiche, grandi verità, e un vero intento divulgativo. La versione italiana è stata tradotta dalla nostra amica Florencia Di Stefano-Abichain! Di Lyona Ivanova, regista e illustratrice. Lo trovate qui.

DA ASCOLTARE
MY SECRET CASE (intero podcast)
Il famoso brand di sex toys cura un interessante podcast su qualsiasi aspetto della sessualità che vi possa venire in mente. Gli episodi sono molto brevi, con una durata media di 6 o 7 minuti, e gli argomenti trattati davvero svariati. Ovviamente ci sono anche puntate focus masturbazione femminile. Trovate My Secret Case su Spotify.
SENTI20 (episodio “Masturbazione”)
Anche se io sono ormai nei Trenta, gli episodi di Senti20 mi stimolano sempre riflessioni interessanti. In questa puntata Irene, Sofia e Lupo parlano di masturbazione, condividendo esperienze e pensieri. Mi ha interessato molto il tema sollevato da Irene di come tutto questo parlare di masturbazione, oggi, la stia un po’ privando di quell’aura intima, segreta, sporca. Trovate Senti20 su Spotify.
VENGO ANCH’IO (episodio “Tecniche di Masturbazione”)
Questo è un podcast tutto a tema sesso, condotto da una psicologa e diretto a un pubblico femminile. Devo ammettere che alcune cose nell’approccio non mi fanno impazzire, ma vi segnalo questa breve puntata in cui vengono condivisi i modi differenti in cui cinque donne si masturbano. Può essere carino come spunto, o come sblocco di alcune vergogne, specialmente per chi non è abituata a parlarne e ascoltare esperienze altrui. Trovate Vengo Anch’Io su Spotify.
DA GUARDARE
LE CLITORIS, di Lori Malépart-Traversy
Cortometraggio francese animato, dedicato all’organo del piacere per eccellenza. Con approccio ironico ma istruttivo, il regista francese approfondisce storia e anatomia del clitoride. È molto carino, e troppo vero. Potete trovare Le Clitoris con sottotitoli in inglese su YouTube.

Speriamo che questo articolo vi abbia invogliato a scoprire di più sul tema. C’è ancora tanto da dire e speriamo di tornare presto a parlarne! Per un altro tipo di piacere invece, date un’occhiata ai nostri articoli su dove mangiare a Milano o dove fare shopping a Milano.