Tra battute e prese in giro affettuose nella chat di A Milano Puoi possiamo sicuramente citare la sfida per il titolo di vera piemontese del gruppo, conteso tra Carlotta e Nazarena. Una sfida che non poteva che risolversi a tavola, a suon di bagna cauda, agnolotti, tajarin, vitello tonnato e peperoni ripieni. Spoiler: l’unica vincitrice è la cucina piemontese, protagonista indiscussa del nostro articolo di redazione a cui ognuna delle ragazze del team ha contribuito, realizzando per voi la nostra personalissima selezione di locali e ristoranti piemontesi a Milano.
LOCALI E RISTORANTI PIEMONTESI A MILANO
PICCOLO GLOSSARIO DI CUCINA PIEMONTESE
^ BAGNA CAODA: o càuda, dal gergo piemontese “salsa calda”. Intingolo a base di olio, aglio, acciughe (e leggerezza) che viene solitamente servito con verdure fresche come piatto unico o antipasto da condividere piacevolmente con gli amici (meno con i fidanzati).
^ VITELLO TONNATO: anche detto vitel tonnè o vitel tonnà. La sua paternità viene rivendicata da diverse regioni, ma si tratta di un piatto piemontese, probabilmente di Cuneo. La tradizione prevede il girello di Fassona, marinato, bollito e coperto – come da un lenzuolo – dalla salsa tonnata: tuorli d’uova sode, capperi, acciughe, succo di limone, aceto e tonno. Fonti attendibili testimoniano che in origine il tonno non fosse presente, ma che sia stato aggiunto a posteriori dal buon vecchio Artusi. Il nome del piatto deriva quindi da “cucinato alla maniera del tonno”.
^ TONNO DI CONIGLIO: poco conosciuto oltre i confini piemontesi, è un piatto tipico della tradizione contadina del Basso Piemonte. Si prepara bollendo il coniglio con vari aromi e riponendolo, una volta cotto, in una terrina con olio, limone, aglio ed erbe aromatiche. Come ogni piatto povero che si rispetti, era un ottimo modo per conservare la carne più a lungo.
^ TAJARIN: guai a chiamarli tagliolini! Sono un formato di pasta cento per cento piemontese che differisce dalla pasta tradizionale emiliana non tanto per la forma quanto per l’impasto: vengono impiegati solo tuorli e non uova intere. Sono di solito piacevolmente accompagnati da una grattugiata di Tartufo D’Alba, altra eccellenza piemontese.
^ AGNOLOTTI DEL PLIN: tipici soprattutto della zona delle Langhe e del Monferrato. Il “plin” è il pizzicotto che viene dato al raviolo per chiudere e custodire al suo interno il ripieno. La tradizione prevede i plin con ripieno di ben tre arrosti (vitello, maiale e coniglio) serviti in brodo, col sugo ottenuto dagli arrosti o, come si usava in passato, avvolti da un tovagliolo di stoffa per conservarne il calore e la morbidezza.
^ PANISSA VERCELLESE: o paniscia novarese, è il classico piatto povero della tradizione preparato con tutto quello che si aveva in casa: riso (Arborio o Carnaroli), fagioli, verza, vino rosso per bagnare e lardo, o salam d’la duja, per sgrassare.
^ FRITTO MISTO ALLA PIEMONTESE: altro celebre esempio del “non si butta via nulla”, veniva preparato per non sprecare la carne macinata in casa. Dopo aver tagliato i pezzi migliori, le frattaglie venivano impanate e buttate nell’olio bollente per poi essere servite insieme a verdure, frutta (soprattutto mele), amaretti e semolino. Il tutto, ovviamente, fritto!
^ BUNET: cugino del budino, è il dolce al cucchiaio piemontese per eccellenza. Il nome si pensa derivi dalla forma usata per cuocerlo, che assomiglia a quella di un cappello – in piemontese “bonet”. Gli ingredienti utilizzati per creare questa sinfonia di dolcezza sono uova, zucchero, latte, cacao, amaretti e rhum. Le nonne piemontesi in realtà al rhum preferivano il Fernet che, una volta finito il pasto, serviva per aiutare la digestione.
RISTORANTI E LOCALI PIEMONTESI A MILANO CONSIGLIATI DAL TEAM DI A MILANO PUOI
Carlotta e Nazarena – Le Piemontesi: TRATTORIA MASUELLI SAN MARCO (Viale Umbria)
Le Piemontesi del gruppo sono concordi nel riconoscere, in questa storica trattoria di Viale Umbria, un angolo di autentico – e buon – Piemonte. L’arredamento è tradizionale e minimalista, caratterizzato dall’antica eleganza dei lampadari Venini e delle sedie Thonet anni ‘20. Il menu non nasconde la sua doppia anima: piemontese, dei primi gestori del ristorante, e milanese.
Il pane firmato Davide Longoni accompagna un paté di lardo, entrée della serata e omaggio della casa. A seguire, un crescendo di gusto e qualità delle materie prime nel tagliere di formaggi piemontesi e nel tonno di coniglio, presentato con zucchine in carpione e salvia in pastella. Non potevano ovviamente farsi mancare la battuta di fassona, che qui viene servita tagliata al coltello e poi battuta fino ad ottenere la caratteristica grana fine.
L’apice della soddisfazione culinaria è stato raggiunto con una porzione – a malincuore – condivisa di agnolotti del plin con il sugo d’arrosto dal sapore molto equilibrato. Carlotta e Nazarena assegnano invece scherzosamente un punto alle loro mamme per quanto riguarda il bunet di fine pasto. Nonostante l’ottimo sapore, non ha infatti rapito i loro cuori in termini di consistenza. Il conto sopra la media – 48€ a testa, inclusi caffè e calice di Barbera – le ha lasciate comunque ampiamente soddisfatte e con la certezza di poter tornare per trovare un po’ di casa anche a Milano.

Indirizzo: viale Umbria, 80 – Orari: martedì 19:30-22:30, da mercoledì a sabato 12:30-14:30 e 19:30-22:30 – Informazioni: qui.
Marisol – la Romantica: AL LESS (Piola)
Se il nome lascia intendere il piatto forte di questo ristorante, la vera sorpresa coglie l’avventore quando ne varca la soglia. Un locale unico nel suo genere, tra tavoli e arredi vintage che si snodano lungo una vecchia serra, riconvertita a sala principale e “giardino degli odori”. Un servizio gentile e sincero che trasporta lontano dalla frenesia cittadina e fa godere appieno dell’esperienza culinaria. La parola d’ordine del menù è tradizione: quella milanese, affiancata da un’importante contaminazione sabauda, tra ravioli del plin, tomini piemontesi alla piastra, pasta fresca al ragù di fassona o bianco con tartufo e stracotto al nebbiolo.
Fil rouge di tutte le portate: abbondanza delle porzioni e presentazione senza fronzoli, quasi casalinga. Al punto che vi suggeriamo di avvisare prima se non gradite il formaggio nella pasta, perché facilmente arriverà già condita! Tra i consigli quello di non perdervi il bollito misto, con lingua, cotechino, pancetta e carne bovina, servito in un brodo non sgrassato e accompagnato dalle sue salse, tra cui l’immancabile bagnèt verd. Al Less è il posto ideale per uscire dagli standard mantenendo un’atmosfera di familiarità e i sapori genuini dei piatti di una volta.

Indirizzo: viale Lombardia, 28 (M2 Piola) – Orari: da lunedì a venerdì 18:30-23:30, sabato 12-15 e 18:30-23:30, domenica 12-15:30 – Informazioni: qui.
Claudia – la Vegetariana: TRATTORIA AURORA (Tortona)
Un’altra trattoria storica di Milano dove ritrovare un pezzo di Piemonte. L’insegna verde brillante introduce a un interno in pieno stile liberty, con pareti in legno scuro, divanetti in velluto rosso e luci soffuse. Impossibile non respirare un’aria di vecchia Milano. Da Trattoria Aurora si assaporano le specialità della tradizione piemontese, con uno sguardo anche alla cucina meneghina. Ma i vegetariani non resteranno a digiuno: a loro è dedicata una sezione apposita sul menu, con piatti pensati per loro. Claudia, la vegetariana del team, raccomanda lo sformatino di Toma con fonduta “leggera”.
Gli amici onnivori, invece, hanno l’imbarazzo della scelta tra le prelibatezze piemontesi più golose: dai tajarin con Barbera e salsiccia agli intramontabili agnolotti al sugo d’arrosto, dal vitello tonnato alla tartare di manzo. Ma anche piatti a base di pesce, come la trota salmonata alla piemontese. Durante la bella stagione, lo splendido giardino interno – sempre in stile liberty – renderà ancora più speciale la vostra esperienza.

Indirizzo: Via Savona, 23 (M2 Porta Genova) – Orari: tutti i giorni 12:30-14:30 e 20-23 – Informazioni: qui.
Vittoria – la Compagnona: TRATTORIA LA RAVA E LA FAVA (Cenisio)
Se chiedessimo a Vittoria di partire dalle cose più importanti per arrivare alle minuzie, altrimenti detto “raccontarci la rava e la fava” di questo ristorante, sicuramente citerebbe il calice di prosecco di benvenuto e la gentilezza con cui è stata accolta. La Rava e La Fava è il locale ideale per una serata con gli amici, disponibile anche ad accogliere le diverse esigenze in termini di piatti vegetariani e senza glutine. L’ambiente è piccolo ma accogliente, con un dehors riscaldato d’inverno. Un consiglio: se non siete amanti di questa opzione, ricordate di specificarlo in fase di prenotazione!
Il menu lombardo e piemontese è molto ampio, caratterizzato da prezzi decisamente economici a pranzo (menù fissi dai 7 ai 13€) che si mantengono onesti anche a cena. Tra i piatti che non è facile trovare a Milano ci sono il fritto misto alla piemontese (su prenotazione) e la bagna caoda, servita con i peperoni o con crudité di verdure. Sulle portate da non perdere, non abbiamo dubbi: i primi piatti di pasta fresca sono abbondanti, gustosi, ed equilibrati nel condimento. A malincuore non siamo riuscite ad assaggiare i bolliti: un ottimo motivo per tornare.

Indirizzo: via Principe Eugenio, 28 (M5 Cenisio) – Orari: lunedì 11:30-15, da martedì a domenica 11:30-15 e 19-23:30 – Informazioni: qui.
Flaminia – l’Autentica: MARGÒ PIZZA (Dergano)
A Dergano, quartiere periferico che amiamo molto (leggete il nostro articolo per i consigli su come trascorrere una giornata a Dergano) è arrivata una bella novità a portarci il Piemonte sulla pizza. Margò è un piccolo locale in via Imbonati, con qualche posto a sedere e possibilità di asporto e consegna a domicilio entro i 3,5 km. Ma, soprattutto, è gestito da piemontesi doc, i quali hanno audacemente inserito in carta alcune proposte regionali tipiche.
La pizza di Margò è grande, molto sottile e croccante. Abbiamo provato la pizza Margò, con salsiccia di Bra, peperoni arrosto, bagna cauda e uova, e la Tartufo, Porcini e Bra con crema di tartufo, salsiccia di Bra a crudo, funghi porcini e parmigiano. Entrambe eccezionali e con una spiccata qualità delle materie prime: la salsiccia proviene direttamente dalla macelleria Tibaldi di Bra, mentre la bagna cauda e la crema di porcini sono di produzione propria.
Non mancano ovviamente pizze più tradizionali, così come i fritti e la farinata – anche in una gustosa versione zola e cipolla – prodotta con una farina di ceci di altà qualità del torinese. La prenotazione è praticissima, tramite whatsapp, così come il pagamento per la consegna a domicilio, in contanti o con Satispay.

Indirizzo: via Carlo Imbonati, 56 (M3 Dergano) – Orari: lunedì e da mercoledì da venerdì 11:30-15 e 18:30-23, sabato e domenica 18:30-22:30 – Informazioni: qui.
Francesca – la Gourmet: ROVELLO 18 (Brera)
In attività dal 1950, la famiglia del Rovello 18 ha saputo raggiungere un equilibrio perfetto tra la storicità del locale “vecchia Milano” e la rinnovata tradizione culinaria della nuova generazione. Si definiscono trattoria, ma non possiamo non riconoscere nel servizio giovane e attento e nella scelta della materia prima eccellente alcuni elementi tipici di un ristorante di livello, ben inserito nel contesto del centralissimo quartiere di Brera. Rovello 18 propone una cucina tradizionale italiana, non puramente geografica, ma che annovera tra le influenze principali quelle lombarda e piemontese.
La carta dei vini è eccezionale: bottiglie di nomi più noti si alternano a etichette rare e verticali di diverse annate. Per entrare in tema Piemonte, solo il Barolo conta oltre 100 bottiglie differenti! Non mancano, inoltre, i vini naturali, tra i quali la carsica Vitovska di Zidarch, che ha più che degnamente accompagnato la nostra cena.
Tra i piatti piemontesi, abbiamo provato un’ottima salsiccia di Bra con focaccia calda, un vitello tonnato presentato in chiave retrò con una salsa lasciata volutamente più grossolana e agnolotti del plin, resi cremosissimi da un apparentemente semplice condimento di burro e salvia. Vino a parte, bisogna considerare una spesa intorno ai 40-50€ a testa per uscire sazi e decisamente contenti. È il posto ideale per un pranzo o una cena in famiglia o per stupire quell’ospite che viene a Milano e che scoprirà qui un posto dove si mangia, si viene serviti e si beve bene.

Indirizzo: via Tivoli, 2 (M2 Lanza) – Orari: da martedì a domenica 12-14:30 e 19-22:30 – Informazioni: qui.
Federica – la Tradizionale: DA LUIGI (Tortona)
Tra mattoni a vista, tovaglie bianche e fotografie appese che racchiudono vecchi ricordi, Da Luigi è il posto perfetto per sentirsi a casa in un’atmosfera intima ed elegante. Il vero plus è la presenza in sala del Signor Luigi, che con la sua disponibilità e gentilezza vi saprà consigliare e accompagnare in un viaggio alla scoperta della terra sabauda. Il menu presenta una grande varietà di piatti tipici della tradizione culinaria piemontese con qualche contaminazione milanese.
Dopo aver deliziato il vostro palato con un piatto di salumi offerto dalla casa, vi consigliamo di proseguire con i piatti più tradizionali come i peperoni con salsa alla bagna caoda e il vitello tonnato, senza farvi mancare gli agnolotti del plin e gli spaghettoni con il ragù di Fassona. Il bunet sarà la degna conclusione del vostro pasto.
Nota di merito per la presenza sul menù della paniscia novarese, qui chiamata “Risotto Luigi”: un piatto povero piemontese difficile da trovare a Milano. In poche portate vi sembrerà di essere tra le colline del Monferrato o delle Langhe, anche grazie alla fornita carta dei vini (le bottiglie sono esposte in bella vista in ogni angolo del ristorante). I prezzi medio/alti rispecchiano sicuramente la qualità dei piatti e le porzioni abbondanti. Da Luigi è secondo noi il posto perfetto per un pranzo in famiglia o – perché no – per far bella figura sui vostri suoceri. Provare per credere!

Indirizzo: via Savona, 20 (M2 Porta Genova) – Orari: da martedì a domenica 12-14 e 19-21:30 – Informazioni: qui.
Emma – la Sommelier: ENOTECA DEI 100 BAROLO (Cologno Monzese)
Poteva la nostra sommelier Emma perdersi l’occasione di consigliarvi un’ottima enoteca? Come tutte le regioni della nostra bella Penisola, il Piemonte vanta grandi materie prime che rendono la sua cultura gastronomica una vera eccellenza – e l’Enoteca dei 100 Barolo ne è una dimostrazione. Nel menu trovate infatti una sezione dedicata interamente alle carni piemontesi di prima qualità. I piatti proposti non sono molti, ma ottimi e rispettosi della stagionalità.
Nella carta dei vini, come è intuibile dal nome del locale, avrete l’imbarazzo della scelta tra oltre 100 etichette di Barolo, ma non solo. Se non siete dei sommelier non vi preoccupate: il personale – estremamente competente e disponibile – saprà guidarvi sapientemente nella scelta del vino da abbinare alla vostra portata. Non fatevi scappare il risotto del giorno, preparato secondo la creatività dello chef, la carne cruda all’albese e il cappello del prete brasato al Barolo. Se siete alla ricerca di un posto dove mangiare e bere bene in un ambiente semplice con prezzi super competitivi, Enoteca dei 100 Barolo è il locale per il quale vale la pena allontanarsi, anche solo un po’, dal territorio meneghino.
Indirizzo: Viale Romagna,17, Cologno Monzese (M2 Cologno Centro) – Orari: da lunedì a sabato 10-24, domenica 11:30-15 – Info: qui.
Agnese – la Retrò: CANTINA PIEMONTESE (Guastalla)
In Statale, fra la frenesia e l’ansia degli studenti, girato l’angolo si trova Cantina Piemontese, un ristorante dall’ambiente raffinato e dal gusto retrò con una storia affascinante. Il locale, infatti, “si nasconde” nello storico palazzo Ca’ dei Tencitt, o meglio nel suo interrato, dove un tempo era situata l’antica carbonaia della Fabbrica del Duomo. Il palazzo si affacciava sul Laghetto, un bacino d’acqua artificiale fatto costruire per agevolare il trasporto dei blocchi di marmo destinati alla costruzione del Duomo.
La storia di questo posto si respira in tutte le sue sale, arredate con classe ed eleganza in stile art decò. In questa atmosfera meneghina anni ’30 spiccano materie prime di alta qualità e di origine piemontese. Soprattutto le carni, che lo chef trasforma in ottimi piatti, rispettando la stagionalità e la freschezza degli ingredienti e dando vita ogni giorno a un menu diverso.
La cantina vanta la bellezza di 485 etichette, suddivise per regioni, con una minuziosa selezione di Barolo e Barbaresco. Abbiamo provato i peperoni ripieni alla Piemontese e le tagliatelle fresche con Salsiccia di Bra e funghi porcini. Anche la carta dei dolci porta gioia ai palati. Oltre al solito bunet, qui troverete altri dessert con ingredienti di origine piemontese come la torta al cioccolato di Guido Gobino – uno dei migliori cioccolatai italiani – o il semifreddo con granella di nocciole d’Alba.
L’ultima chicca di Cantina Piemontese è il giardino esterno in cui, durante la bella stagione, potrete rilassarvi e godervi le giornate più calde. I prezzi sono sopra la media, ma tenendo conto dell’ambiente raffinato, della posizione in pieno centro e dell’alta qualità degli ingredienti, ne uscirete sicuramente soddisfatti.

Indirizzo: Via Laghetto, 2 (M3 Missori) – Orari: tutti i giorni 12:30-14:30 e 19:30-22:30 – Info: qui.
Sara – l’Amante delle botteghe: MACELLERIA PREGIATE CARNI PIEMONTESI (Loreto)
Per gustare le eccellenze del Piemonte direttamente a casa vostra, la nostra cacciatrice di botteghe Sara ha pensato a questa macelleria che porta in tavola carni piemontesi di prima scelta. Il proprietario Bruno Rebuffi ha portato avanti l’attività ereditata dall’amico Ercole Villa, celebre macellaio meneghino, facendo conoscere ai clienti milanesi l’alta qualità delle carni del Piemonte. Il bancone ben allestito con la miglior selezione di tagli di carne, gli scaffali della dispensa colmi di delizie da piccoli produttori e il personale attento e appassionato rendono questa macelleria una delle migliori di tutta Milano.
Non solo carne al taglio, ma anche salumi e piatti pronti per i più pigri. Bollito, carpacci, tartare, straccetti e hamburger (anche preparati al momento) che, una volta mangiati, rendono onore alla fama meritatissima di questa macelleria.

Indirizzo: Via Montepulciano, 8 – ingresso angolo Viale Brianza (M1/M2 Loreto) – Orari: da martedì a sabato 8:30-13 e 15:30-19 – Info: qui.
Arianna – La Concreta: I BAROLISTI (Porta Ticinese)
Apertura recentissima, I Barolisti si presenta nella scena della ristorazione milanese come “cantina con cucina per sorseggiare Barolo e degustare la cucina delle Langhe”. Appena letto il menu, capirete di essere nel posto giusto per vivere l’esperienza della cucina autentica di Langa. Se esistesse la cittadinanza piemontese, questo locale avrebbe tutti i requisiti per ottenerla! Abbiamo provato una buonissima tartare condita il giusto, esaltando tutti i sapori della carne, dei fantastici plin al sugo d’arrosto di Fassona e un bunet pazzesco per concludere in bellezza.
Dal nome del locale si intuisce un altro suo punto di forza: la fornitissima cantina, che vanta oltre 100 etichette. Le bottiglie sono per tutti i gusti e per tutte le tasche e vi verranno sapientemente consigliate dal personale. In un ambiente accogliente e senza fronzoli, con prezzi nella media che rispecchiano la qualità dei piatti, I Barolisti è il posto in cui andare se avete voglia di una gita nelle Langhe senza allontanarvi da Milano.

Indirizzo: Via Gian Galeazzo, 8 (M2 Porta Genova/M3 Crocetta) – Orari: da giovedì a domenica 19-24 – Info: qui.
Ilaria – la Biker: EDIT BREWING (Maciachini)
Altra freschissima novità è EDIT Brewing, il birrificio craft più grande al mondo nato a Torino e trasferitosi a Milano. Un esempio di concept ben pensato dall’inizio alla fine, dagli ambienti in pieno stile industrial con la distilleria a vista fino al design futuristico delle birre. L‘intento è quello di proporre una varietà alla portata di tutti, ma con quel pizzico di ricercatezza per soddisfare anche i più esigenti. Noi, su suggerimento del personale cortese e preparato, abbiamo alzato la nostra gradazione alcolica con la loro Liquifade, una Modern Ipa dai sentori tropicali che si lascia bere con molto piacere.
Oltre ai grandi classici come tajarin e vitello tonnato, la cucina propone piatti tradizionali rivisitati in chiave moderna e divertente a cui non siamo riuscite a resistere! Ci siamo così sbizzarrite tra le sfiziosità della casa come gli straccetti di pollo impanati nei classici grissini torinesi, il bao con guancia di Fassona stracotta al Nebbiolo e addirittura gli agnolotti fritti con sugo d’arrosto: una vera goduria. Nel menù troverete anche i “pinsotti”, ovvero pinse perfette per essere condivise tra i commensali. Quella con patate viola, bufala e bagna caoda è la nostra preferita.
In un ambiente dinamico e moderno, da EDIT Brewing si mangia e si beve di qualità, ma anche di quantità con il loro all you can BEER tutti i giorni dalle 18 alle 20. Per cominciare la serata al meglio!

Indirizzo: Via Bernina, 1C (M3 Maciachini) – Orari: da martedì a giovedì 8-01, venerdì e sabato 8-02 – Info: qui.
ALTRI LOCALI DOVE PROVARE LA CUCINA PIEMONTESE A MILANO
Oltre alla nostra selezione di ristoranti piemontesi a Milano, ci teniamo a segnalarvi qualche locale in cui ritrovare un pezzo di Piemonte anche in un solo piatto:
^TRIPPA – Via Giorgio Vasari, 1: se ci chiedessero quali sono i piatti iconici a Milano, il vitello tonnato di Trippa sarebbe sicuramente uno di questi.
^CICIARÀ – Piazza S. Stefano, 8: all’ombra della Madonnina, una trattoria moderna da cui si esce con il cuore (e lo stomaco) pieno. I loro plin con sugo d’arrosto ci trasportano ogni volta in una gita nel Monferrato.
^GUIDO GOBINO – Corso Magenta, 36 / Corso Garibaldi, 35: Guido Gobino è un’eccellenza nel mondo del cioccolato che riesce a racchiudere tutta la sua maestria in un piccolo scrigno d’oro: il gianduiotto.
Abbiamo concluso il nostro viaggio alla scoperta dei locali e ristoranti piemontesi a Milano. Se volete esplorare altri territori, date un’occhiata alla sezione del blog dedicata ai ristoranti regionali a Milano. E se vi è venuta voglia di fare una scappata in Piemonte, ecco i nostri 10 ristoranti preferiti per mangiare sul Lago d’Orta.