Barcellona è uno stile di vita. Una città bella, ordinata, che funziona ma in cui al tempo stesso ci si gode la quotidianità. Con la montagna alle spalle e il mare in fronte, è la meta perfetta per un weekend di divertimento, cultura e buon cibo! Ecco cosa vedere a Barcellona in 3 giorni e i migliori tapas bar e ristoranti che abbiamo provato.

COSA VEDERE A BARCELLONA IN 3 GIORNI

Barcellona è una città ricca di meraviglie da scoprire e di cultura, ma è anche vitale, piena di locali e di ristoranti. Una città da vedere, ma anche da vivere. Girarla durante un weekend, anche se lungo, può non essere sufficiente per vedere tutto. Per questo qui vi indico cosa abbiamo scelto di vedere a Barcellona in 3 giorni, in modo da poterne cogliere l’essenza, la vitalità, oltre alla bellezza meramente turistica. Noi, con questo itinerario, abbiamo mangiato benissimo, ci siamo divertiti e arricchiti.

COSA VEDERE A BARCELLONA IN 3 GIORNI: giorno 1, la sera dell’arrivo

Mangiare tapas in Carrer de Blai: mood easy/divertente

Se venite a Barcellona per il weekend, atterrerete giusto in tempo per immergerti nell’atmosfera serale della città. Il posto giusto potrebbe essere Carrer de Blai: una via pedonale pienissima di tapas bar, in cui divertirsi a entrare e uscire per provarne il più possibile. Una caña de cerveza (è una quantità piccola, circa 200ml, spesso a meno di 2€), uno o due pintxos (costo medio 3/4€) e via, al prossimo bar! Qui sicuramente non mangerete nè le migliori tapas di Barcellona nè le più autentiche, ma vi divertirete, assaporerete il modo di mangiare spagnolo, il loro modo di vivere una serata tra chiacchiere e cibo.

Barcellona in 3 giorni: Carrer de Blai
Barcellona in 3 giorni: Carrer de Blai – © Francesca Noè

Noi abbiamo provato Vi & Beers, Nou Poble Sec 42 e Blai 9. Tra questi vi consiglio l’ultimo, che è il più carino e particolare: l’idea è di creare dei pintxos più creativi. Generalmente i pintxos, tipici dei Paesi Baschi, sono delle fette di pane con sopra i più disparati ingredienti, tenuti insieme da uno stecchino (un pintxo, per l’appunto). L’innovazione sta proprio nel creare una tapa simile ai pintxos, ma priva del pane: simpatico.

Tapas da Blai 9
Blai 9 – © Francesca Noè

Una passeggiata al passeig de Gràcia

Dopo aver mangiato e bevuto, potete cogliere l’essenza di Barcellona e dare un primo sguardo alla città nella sua via più elegante: Passeig de Gràcia. Arrivate alla centrale Piazza di Catalunya e percorrete il Passeig, fermandovi ad ammirare le meravigliose facciate e rimanendo incantati davanti a Casa Batlló e la Pedrera. Di giorno la via si riempie di turisti, mentre la sera potete godervi tutte le sue meraviglie in serenità.

Passeig de Gracia
Passeig de Gracia – © Francesca Noè

COSA VEDERE A BARCELLONA IN 3 GIORNI: giorno 2 | Pedrera, Park Güell, Barrio Gotico, Barceloneta

La colazione da Crustó – Carrer de València, 246

In Spagna potete trovare ottime colazioni dolci quanto salate. Per il nostro primo giorno abbiamo scelto una panetteria che gode di un’ottima reputazione in città, Crustó. Il profumo dei croissant, del pane e dei dolci prodotti nel laboratorio vi inebrierà ancor prima di entrare. Potete scegliere di prendere una delle tante brioche al banco o fare colazione in uno dei pochi tavolini. Noi abbiamo scelto un friabilissimo Pain au Chocolat (1,85€) con cafè con leche (1,7€): in Spagna, se non siete esigenti con la schiuma, vi conviene ordinare quest’ultimo piuttosto che il cappuccino, che costa di più ed è difficile trovare simile a quelli cui siamo abituati in Italia.

Colazione da Crusto
Colazione da Crusto – © Francesca Noè

La Pedrera, Casa Milá – Provença, 261-265 (Passeig de Gracia)

Capolavoro del genio di Gaudí e patrimonio dell’UNESCO, è forse meno battuta di Park Güell e Casa Batlló, ma secondo me altrettanto imperdibile. Noi abbiamo acquistato i nostri biglietti della Pedrera su Musement, prenotando direttamente lo slot orario. Potete scegliere di visitarla in diversi modi e momenti della giornata: all’alba, quando la visita ai tetti regala giochi di luci incredibili, con la visita guidata in inglese, oppure di notte: nel link qui sopra o sul sito ufficiale trovate tutte le possibilità.

Barcellona in 3 giorni: La Pedrera
Barcellona in 3 giorni: La Pedrera – © Francesca Noè
I tetti de la Pedrera
I tetti de La Pedrera – © Francesca Noè

La costruzione aveva suscitato gran clamore, poichè, come suo solito, Gaudí non rispettò le normative dell’epoca: costruì un palazzo dalle linee morbide, in cui negava del tutto la linea retta. Incredibile la facciata, che grazie all’utilizzo di pietra grezza, ricorda una grotta plasmata dal clima e dagli agenti atmosferici, dalla forza erosiva del mare: anche per questo è stata soprannominata Pedrera, cava di pietra. La visita inizia dal patio interno, che ti inghiotte da subito con le sue linee morbide e sinuose. Da qui, salirete in cima al tetto: vedrete da subito la genialità della costruzione, i camminamenti che connettono le diverse parti della casa e il buco centrale da cui vedrete l’interno dell’edifico, che gode di una luminosità incredibile. Non perdetevi la vista della Sagrada Familia!

La vista sulla Sagrada Familia
La vista sulla Sagrada Familia – © Francesca Noè
Barcellona in 3 giorni: La Pedrera
La Pedrera dall’alto – © Francesca Noè
Barcellona in 3 giorni: La Pedrera
Il cortile de La Pedrera – © Francesca Noè

La visita prosegue scendendo nei vari piani ed entrando nelle diverse stanze della casa: vi immergerete nell’atmosfera di una famiglia borghese e facoltosa di inizio ‘900 a Barcellona, entrando nella cultura dell’epoca. Ammirate i giochi di luce della casa: sono incredibili!

* Casa Batlló: per vedere Barcellona in 3 giorni bisogna sicuramente fare delle rinunce; vi consiglio quindi di decidere se vedere gli interni di Casa Milá o Casa Batlló, per non perdere altre meraviglie di Barcellona.

Un pranzo di tapas indimenticabili alla Cervecería Catalana: mood classico/elegante – Carrer de Mallorca, 236

Sinceramente, il posto in cui ho mangiato meglio a Barcellona. Alla Cervecería Catalana troverete tutte le tapas che vi aspettereste di mangiare in Spagna, con materia prima di qualità e cucinate benissimo. Se quando sono a casa amo innovazione e creatività, trovo che per godersi Barcellona in 3 giorni non debbano mancare i piatti classici della tradizione: calamari fritti, pan con tomate, croquetas. Qui li troverete nella loro migliore versione.

Cerveceria Catalana
Cerveceria Catalana – © Francesca Noè

Breve guida per capire con facilità il menu. I montaditos sono generalmente una solo fetta di pan con tomate con sopra prosciutto o altri ingredienti; in senso più ampio sono bocconcini, piccoli panini o brioche salate. Vi consigliamo le brocheta. Flautas, invece, sono veri e propri panini, una mezza baguette farcita. Tra le tapas, le nostre preferite sono state: calamares a la romana (calamari fritti), chipirones a la andaluza (moscardini fritti), le croquetas. 

Preparatevi, perchè c’è sempre coda. Entrate e date il vostro nome all’ingresso, vi chiameranno non appena sarà pronto il tavolo. Se nel mentre trovate un posto al bar, potete sedervi e cominciare a bere una birra o a spizzicare qualcosa. Noi siamo venuti alle 12.30 e abbiamo trovato subito posto: se riuscite a venire presto o fuori dagli orari canonici, sarà sicuramente più godibile!

Park Güell – Calle de Olot, 7

Ci siamo diretti a stomaco pieno a Passeig de Gracia e con l’autobus 24 siamo arrivati al Park Güell: state attenti, perchè se usate la metro dovete poi fare una bella salita a piedi! Noi abbiamo preferito un viaggio più lungo ma senza dispersione di energie, perchè la giornata era ancora lunga!

Barcellona in 3 giorni: Park Güell
Barcellona in 3 giorni: Park Güell – © Francesca Noè
Barcellona in 3 giorni: Park Güell
Un’area del Park Güell – © Francesca Noè

Park Güell è grande e bellissimo. Potete camminare all’interno liberamente, ma alcune zone – le più famose, iconiche e fotografate – sono accessibili solo a pagamento. È uno dei luoghi più amati e frequentati della città: se girate Barcellona in 3 giorni vi consiglio di cuore di prenotare online la vostra visita in anticipo. Quando siamo andati noi, i biglietti erano già tutti esauriti! Prevedete comunque lunghe code, perchè l’accesso è a slot orari. Sinceramente sono stata felice di visitare solo la parte gratuita, perchè Barcellona è grande e avremmo rischiato di perdere tante altre meraviglie della città.

Park Güell
Park Güell – © Francesca Noè
La vista da Park Guell
La vista da Park Güell – © Francesca Noè

Ramblas e Quartiere Gotico con la Cattedrale

Girato il parco, siamo tornati con la metro in centro e abbiamo percorso la bellissima passeggiata che dalle Ramblas porta al mare. Guardatevi attorno e ammirate i palazzi, dirigendovi verso il quartiere gotico di Barcellona.

Barcellona in 3 giorni_Barrio Gotico
Barcellona in 3 giorn: Barrio Gotico – © Francesca Noè

Perdetevi tra le viette, finchè non sbucherete in Plaçita de la Seu davanti alla Cattedrale, con le persone sedute sulle scalinate e la musica: qui c’è una atmosfera bellissima!

 Cattedrale di Barcellona
La Cattedrale di Barcellona – © Francesca Noè

Oltre all’interno della chiesa, vi consiglio caldamente di visitare il bellissimo chiostro, famoso anche perchè il giardino centrale, ricco di palme e bellissime piante, è abitato da 13 oche, che rappresentano i 13 anni di vita di Santa Eulalia, cui è dedicata la Cattedrale! Non perdetevi assolutamente le stradine del quartiere Gotico: è il centro storico di Barcellona, romantico, caratteristico e davvero carino.

Il chiostro della Cattedrale di Barcellona
Le 13 oche – © Francesca Noè
Il chiostro della Cattedrale di Barcellona
Il chiostro della Cattedrale di Barcellona – © Francesca Noè

Merenda con churros alla Granja la Pallaresa – Carrer de Petritxol, 11 (Barrio Gotico)

Sempre nel quartiere gotico, avrete l’imbarazzo della scelta per fare merenda. È proprio qui che si concentra la maggior parte di locali storici che preparano ciocciolata calda e meravigliosi churros: noi siamo stati consigliati e abbiamo scelto Granja la Pallaresa (Carrer de Petritxol, 11). Una vera goduria! 2 cioccolate con panna e 2 porzioni da cinque churros: 10,2€.

Granja La Pallaresa: cioccolata e churros
Granja La Pallaresa: cioccolata e churros – © Francesca Noè

Relax alla Barceloneta

Il nostro itinerario era studiato per godersi i churros a merenda e poi, all’ora del tramonto, la spiaggia. Il bello di una città con il mare è che, a fine giornata, hai sempre un posto rilassante in cui riposarti. A destra troverete Passeig de Colom, con la sua ampia passeggiata sotto alle palme, mentre a sinistra vi dirigerete verso la famosa Platja de la Barceloneta.

Passeig de Colom
Passeig de Colom – © Francesca Noè
Barcellona in 3 giorni: La Barceloneta
Barcellona in 3 giorni: La Barceloneta – © Francesca Noè

Dopo aver riposato e aver visto il calar del sole, addentratevi nelle viette e godete del fascino di questo ex villaggio di pescatori, con le case colorate e i vicoli pieni di vita: si respira davvero l’atmosfera di quartiere! Non resta che decidere dove andare a mangiare, anche se la parola d’ordine sarà chiaramente pesce!

Cena da Bar Bitácora – Carrer de Balboa, 1 (Barceloneta)

Alla Barceloneta si può mangiare ottimo pesce, ma bisogna stare attenti ai posti super turistici, soprattutto vicino al mare. Per evitare di correre rischi, ci siamo addentrati nei vicoli e abbiamo trovato un carinissimo posto per mangiare tapas di pesce, semplice e sincero, con un bel giardinetto interno: abbiamo preso calamari fritti, ceviche (buonissimo) e chipirones (i moscardini, super abbondanti). Un posto con un buon rapporto qualità prezzo e varietà. Spesa media, con bevande, 30-40€ in due.

Bar Bitácora
Bar Bitácora – © Francesca Noè

Dopo cena da Bodega Fermín – Carrer de Sant Carles, 18 (Barceloneta)

Bodega Fermín è una chicca. Insegna vecchia, aspetto cupo: sembra un bar con il fascino del passato, di quelli in cui forse non entrereste. Ecco, entrate. In verità dentro è carinissimo, gestito da ragazzi giovani di diverse nazionalità ma adottati da Barcellona, con una selezione incredibile di birre (anche acide) e di vini (naturali). Provate anche il Vermouth. Neanche a dirlo, prezzi onesti. Da mangiare salumi – abbondanti – e conserve. Da non perdere!

Bodega Fermín
Bodega Fermín – © Francesca Noè
Gli interni di Bodega Fermín
Gli interni di Bodega Fermín – © Francesca Noè

COSA VEDERE A BARCELLONA IN 3 GIORNI: giorno 3 | Sagrada Familia, Ramblas e Boqueria, Barceloneta

Colazione da Fargo – Carrer de la Marina, 288 (Sagrada Familia)

In un itinerario di Barcellona in 3 giorni, mezza giornata va decisamente dedicata alla Sagrada Familia: al mattino siamo quindi andati a fare colazione in un piccolo bar vicino, specializzato in specialty coffee. La caffetteria era ottima! La scelta dei dolci, invece, non era ampissima. Però una ottima soluzione in zona.

Colazione da Fargo
Fargo – © Francesca Noè

Sagrada familia – Carrer de Mallorca, 401

Così come per Amsterdam e per la Pedrera, ci siamo affidati a Musement per acquistare i biglietti della Sagrada Familia: una volta comprato il ticket, dovrete inserire l’orario di ingresso, perchè per evitare code ogni gruppo di prenotazione ha uno slot orario per la visita.

Barcellona in 3 giorni: Sagrada Familia
Barcellona in 3 giorni: Sagrada Familia – © Francesca Noè

Noi abbiamo scelto di salire anche su una delle torri (De la Pasion), per goderci una magnifica vista di Barcellona dall’alto e per guardare la facciata della cattedrale da un altro punto di vista. Per salire sulla Torre considerate di fare un po’ di coda e di aspettare.

La vista dalla Torre de la Pasion
La vista dalla Torre de la Pasion – © Francesca Noè

Noi abbiamo visitato gli interni della Sagrada Familia all’ora di pranzo, ma un altro orario consigliato è il tramonto: i giochi di luce delle vetrate sono incredibili! Uscite dall’altro lato rispetto all’ingresso per ammirare anche un’altra delle facciate della Cattedrale.

Sagrada Familia: interni
Le vetrate – © Francesca Noè
Sagrada Familia
Gli interni della Sagrada Familia – © Francesca Noè
Barcellona in 3 giorni: Sagrada Familia
Un’altra facciata della Sagrada Familia – © Francesca Noè

Pranzo alla Boqueria – La Rambla, 91

Uno dei motivi per cui invidio la vita di chi vive in Spagna è la presenza di incredibili mercati in cui mangiare benissimo. A Madrid San Miguel, ma soprattutto A Barcellona la Boqueria sono tappe irrinunciabili!

Barcellona in 3 giorni: La Boqueria
Barcellona in 3 giorni: La Boqueria – © Francesca Noè
La Boqueria Barcelona
La Boqueria – © Francesca Noè

Cercate di arrivare presto, perchè alcuni posti chiudono appena dopo pranzo, e ricordatevi che la domenica è chiuso: il primo posto che ci hanno consigliato tutti è il Pinotxo, un’icona a Barcellona per assaggiare tutte le tapas tipiche, o per godersi il loro famosissimo xuixo, un dolce fritto e farcito con crema catalana. Quando siamo andati noi era finito, ma se riuscite a trovarlo (soprattutto se andate a colazione), non perdetevelo!

Il Pinotxo Bar all'interno della Boqueria
Il Pinotxo Bar all’interno della Boqueria – © Francesca Noè

Questa volta abbiamo scelto di mangiare pesce e abbiamo mangiato il pesce migliore della nostra vita: appena entrate, andate sull’angolo della vostra sinistra e sedetevi al Kiosk Universal. Abbiamo preso cigalas (scampi – PAZZESCHI) e almejas (vongole), scelti e preparati al momento. Con 2 birre, 42€ in due. Non perdetevelo.

Kiosk Universal
Gli scampi (imperdibili) al Kiosk Universal – © Francesca Noè

Oltre al pesce, ci siamo lasciati guidare dall’istinto e abbiamo assaggiato qua e là per il mercato ciò che ci ispirava: vi consiglio le ostriche, sono buonissime!

ostriche alla boqueria
Le ostriche – © Francesca Noè
Empanadas alla Boqueria
Empanadas alla Boqueria – © Francesca Noè

Ramblas e a piedi fino alla Barceloneta

Continuate sulla Rambla e arrivate ancora alla Barceloneta, senza addentrarvi nel Barrio Gotico ma percorrendo altre viette: questa è una delle zone che più mi sono piaciute, e percorrere le stradine e scoprire localini e negozietti è stato divertente e interessante.

Barceloneta
Barceloneta – © Francesca Noè

Una cena di pesce al Restaurante Montolio Can Maño – Carrer del Baluard, 12 (Barceloneta)

Siamo tornati alla Barceloneta perchè volevamo assolutamente provare questa trattoria di pesce, con la fama di essere un posto super onesto e sincero: si mangia bene, si paga poco in un ambiente rustico e autentico. A cena apre alle 20, non accetta prenotazioni ed è sempre pieno: vi consiglio di venire presto. Noi abbiamo preso i calamari alla piastra e il merluzzo fritto, con contorni: 23,8€ in due! Tutto ottimo. Consiglio vivamente.

Barcellona in 3 giorni: Can Mano
Can Mano – © Francesca Noè
Can Mano
Calamari e merluzzo fritto – © Francesca Noè

ALTRI POSTI PER BERE E MANGIARE A BARCELLONA

  • Ciudad Condal e National: due tapas bar simili alla Cerveceria Catalana, con un mood classico ed elegante
  • Pastisseria Escribà, Baluard Barceloneta, Oriol Balaguer, Granja Viader, Candela Canela, La Pastisseria, La Nena: per colazione o merenda
  • Búnquers del Carmel: portatevi una birretta per godere della vista più bella di Barcellona
  • Champagneria Can Paixano: il rosè più famoso di Barcellona, da provare alla Barceloneta
  • Botafumeiro: cocktail e tapas di mare in un ambiente classico
  • Arume: se cercate qualcosa di più sofisticato, cucina della Galizia
  • A Tu Bola: per tantissime polpette in tutte le salse
  • Brew Dog: il birrificio che ha aperto bellissime birrerie artigianali con stile underground in tutto il mondo
Brew Dog a Barcellona
Il Brew Dog a Barcellona – © Francesca Noè

ALTRE COSE DA VEDERE A BARCELLONA

  • Tibidabo
  • Montjuïc
  • Parco della Cittadella
  • Hospital de la Santa Creu i Sant Pau
  • Casa Fuster

COSA SAPERE PRIMA DI PARTIRE

  • Biglietti dei trasporti: Barcellona si gira benissimo a piedi, anche grazie al clima bellissimo; noi abbiamo preso una card, ma non l’abbiamo sfruttata al meglio. Consiglio di prendere un carnet di biglietti.
  • Dove dormire a Barcellona: vi consiglio di prenotare nell’Eixample, uno dei quartieri residenziali più belli e vicini al centro.
  • La birra in Spagna viene servita in diversi formati che prendono il nome dal bicchiere: zurito 150ml, caña 200ml, copa 300ml, jarra 500ml.
  • Lingua e cultura: ricordatevi che qui siete in Catalunya; in alcuni posti troverete il menu in catalano e alcune persone – soprattutto nei locali meno turistici – vi parleranno proprio in catalano e non in spagnolo
  • Prenotare in anticipo i musei più battuti, perchè rischiate di non trovare posto, e ricordatevi che in molti musei si entra in slot orari prestabiliti durante la prenotazione

State cercando altre idee su cosa vedere a Barcellona in 3 giorni? Vi consiglio di consultare Musement per scoprire tante attività e visite guidate, anche fuori dai soliti itinerari!

Cercate altre idee per un weekend fuori porta o un viaggio un po’ più lontano? Date un’occhiata alla sezione Fuori Milano del blog!


Questo post è stato sponsorizzato da Musement.